Imprese ancora poco “verdi”

La maturità delle aziende in ottica green è stata recentemente approfondita da una survey del ClubTi di Milano e Assolombarda (realizzata da Axis Market Research & Technology). Un centinaio di persone (non solo di area It), rappresentativo di piccole ( …

La maturità delle aziende in ottica green è stata recentemente approfondita da una survey del ClubTi di Milano e Assolombarda (realizzata da Axis Market Research & Technology). Un centinaio di persone (non solo di area It), rappresentativo di piccole (41%), medie (17%) e grandi imprese (42%), ha contribuito a definire un quadro della situazione attuale. Ne è emerso che la liberalizzazione resta un concetto e che solo le aziende di dimensioni maggiori ricorrono a più di un fornitore di energia. La sensibilità al tema, seppur cresciuta, nelle società di taglio medio è, invece, ridotta. L’energy manager è presente con maggiore incidenza nelle grandi, spinte a investimenti energetici da un piano di Corporate social responsability e dalla riduzione dei costi, motivo che muove anche le piccole, insieme con ricerca di fonti alternative e adeguamento normativo. Le iniziative ritenute più efficaci per realizzare un piano di risparmio sono, invece, acquisti di hardware e software, oltre a virtualizzazione e consolidamento. Budget dedicati si trovano in prevalenza nelle grandi imprese, mentre molte delle piccole prevedono di attivarli a breve. Numerosi, comunque, i casi in cui la conoscenza delle varie certificazioni e delle soluzioni che permettono di limitare i consumi è scarsa.

La sostenibilità dell’Ict, quindi, deve ancora passare per alcune fasi, dall’assessment su costi, consumi e comportamenti fino all’analisi dei dati. Consapevolezza, conoscenza e proattività, però, dovrebbero permettere di trasformare l’It manager in green It manager.

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