In un mondo sempre più connesso, il vantaggio di utilizzare un iPad o un iPhone per riprendere filmati rispetto all’impiego di una classica videocamera consiste nella possibilità di condividerli immediatamente: è sufficiente qualche tap per pubblicarli su YouTube o Facebook e poterli mostrare ai propri familiari e conoscenti. In quest’ottica, un’App come iMovie si dimostra uno strumento molto valido per dare una veste un po’ più gradevole ai video ripresi con un dispositivo iOS.
Con pochi tocchi è possibile ritagliare i filmati, metterli nella giusta sequenza, aggiungere effetti di transizione, titoli e colonne sonore, il tutto in alta definizione 720p e ora anche 1080p con le videocamere che equipaggiano l’iPhone 4S e il nuovo iPad.
L’App è Universale ed è quindi utilizzabile sia con iPad sia con iPhone e iPod touch: naturalmente, il layout grafico cambia a seconda delle dimensioni dello schermo e, grazie all’ottimo lavoro fatto dagli sviluppatori, anche con gli schermi di iPhone e iPod touch si riesce a interagire abbastanza agevolmente).
Alcune gesture sono però utilizzabili solo con iPad, come il pizzico in verticale utilizzato per aprire l’editor di precisione che permette di regolare accuratamente il punto di transizione fra due clip. Anche la creazione di un fermo immagine, una delle novità della versione 1.3, è gestita semplicemente con un movimento di scorrimento verso l’alto nel punto prescelto di un clip.
Come per la sua controparte per OS X, l’App permette di scegliere fra alcuni temi predefiniti che aggiungono elementi grafici ai filmati e i segnaposto per i titoli di testa e quelli di coda, semplificando quindi il lavoro dei provetti registi. Con la versione corrente, è stata aggiunta la possibilità di creare trailer: anche in questo, la realizzazione si basa su nove temi predefiniti ed è divisa in due fasi, Struttura e Storyboard. Nella prima si inseriscono tutti i dati che andranno a far parte dei titoli di testa e di coda, compresi i nomi degli attori, dei componenti della troupe, del produttore e così via.
Lo Storyboard suggerisce poi le inquadrature da inserire – panoramiche, gruppi, primi piani, scene d’azione, paesaggi, eccetera – e i relativi testi che li accompagneranno.
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