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GarageBand 1.2

GarageBand per iOS è un’App di creazione musicale e un compatto studio di registrazione. Consente di suonare con strumenti touch, di campionare suoni esterni, registrare tracce vocali, collegare una chitarra ed emulare suono di amplificatori ed effetti, inserire linee melodiche e parti ritmiche preregistrate da un’ampia libreria di Apple Loop; i brani possono essere arrangiati, arricchiti di effetti e mixati; infine possono essere condivisi attraverso diverse modalità. Le novità introdotte con l’aggiornamento 1.2 di GarageBand per iOS, versione descritta in queste pagine, spingono ancora oltre le potenzialità dell’App.

Gli Smart Instrument, come sa chi già utilizza l’App, sono strumenti virtuali dedicati principalmente ai meno esperti e che consentono di inserire nei propri brani accordi, pattern, giri di note, ritmi e altro, in maniera assistita e semi-automatica. A quelli già esistenti, Smart Drums, Smart Bass, Smart Keyboards, Smart Guitar, si aggiunge ora Smart Strings.

Sezione d’archi
Selezionando Smart Strings, appare su un palcoscenico virtuale una sezione d’archi composta da diversi strumenti: primi e secondi violini, viole, violoncelli, contrabbassi. È possibile impostare la riproduzione su accordi, e qui selezionare gli strumenti da far suonare o silenziare, o su note, scegliendo lo strumento solista cui offrire la ribalta. Nella modalità accordi è possibile “strisciare” e inarcare o suonare il “pizzicato”. Le quattro posizioni di autoplay, come in altri Smart Instruments, riproducono dei motivi; per lo stile di questi, nello Smart Strings è possibile scegliere tra Cinematic, Modern, Pop, Romantic. Nella modalità note è possibile suonare in staccato e legato, suonare note in pizzicato o inarcare la corda e si può scegliere una scala.
Gli strumenti Smart Bass e Smart Keyboards, già presenti nella precedente versione, guadagnano nuovi suoni di sintetizzatori per creare linee di basso e melodie.

Passando dagli Smart ai Touch Instruments, nel campionario degli strumenti touch non si registrano novità, per cui li ricordiamo brevemente: Drums offre tre kit di batteria acustica e altrettante drum machine; Guitar Amp è il modulo di emulazione di amplificatori ed effetti a pedale per chitarra (da applicare al suono di una chitarra elettrica collegata all’iPad); Sampler serve a campionare suoni con il microfono dell’iPad per poi suonarli su una tastiera virtuale; Audio Recorder consente di registrare la voce o strumenti acustici e applicare degli effetti; Keyboard è una tastiera virtuale con un’ampia libreria di suoni di pianoforte, piani elettrici, synth e così via.
Naturalmente, oltre a riprodurlo in tempo reale, è possibile registrare lo strumento che stiamo suonando.

GarageBand per iOS è un piccolo studio di registrazione e mixaggio portatile, a otto tracce. Gli strumenti sono registrati nelle rispettive tracce e un brano in GarageBand viene arrangiato nella vista Tracce. Ogni traccia (cioè riga orizzontale della vista Tracce) ospita le registrazioni dello specifico strumento e ha un proprio set di impostazioni. Le registrazioni vengono visualizzate come regioni rettangolari. Le regioni possono essere spostate, ridimensionate, eliminate e manipolate in vario modo. Un brano può essere arrangiato e organizzato in sezioni di cui può essere variata la durata (in misure). Un brano di GarageBand può ospitare un massimo di otto tracce e la lunghezza non può superare le 320 battute.

Finora, non c’era la possibilità di editare il contenuto delle tracce dopo la registrazione e molti utenti sentivano la mancanza di tale opzione. Nella versione 1.2 di GarageBand è stata introdotta un’opzione utile per modificare le registrazioni dei Touch Instrument: il Note Editor.

Tra le opzioni relative a una regione, è ora presente una nuova voce, Modifica, che consente di accedere a un editor delle singole note di una regione. Nel Note Editor viene presentata visivamente la parte selezionata, come una griglia in cui è possibile verificare in maniera intuitiva la posizione e la lunghezza delle note (chi utilizza software audio, riconoscerà la tipica visualizzazione di un editor MIDI o piano roll).
Qui è possibile spostare le note, allungarle, tagliare, copiare ed eliminare, modificarne la velocity, e anche aggiungere delle note. Non tutte le operazioni sono agevoli, ma la possibilità di ingrandire l’area di visualizzazione aiuta. Il Note Editor si adatta inoltre al contesto: se il Touch Instrument registrato è una tastiera, la colonna di riferimento sarà la tastiera di un pianoforte, mentre se è una batteria conterrà i vari pezzi del kit, e così via.

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