Imation in difficolta cerca alternative

Imation, produttore di soluzioni di archiviazione e imaging ha riferito che i risultati del terzo trimestre sono deludenti, tanto da spingere la società ad avvalersi di una banca di investimenti per esplorare una serie di ipotesi di strategia. F …

Imation, produttore di soluzioni di archiviazione e
imaging ha riferito che i risultati del terzo
trimestre sono deludenti, tanto da spingere la società
ad avvalersi di una banca di investimenti per
esplorare una serie di ipotesi di strategia. Fatturati
e margini dell’ultimo quarto fiscale saranno inferiori
alle aspettative di Wall Street, a causa sia della
scarsità di richiesta che ha colpito in particolare
alcuni prodotti sia della costante erosione dei
prezzi. Escludendo gli oneri straordinari, le entrate
operative sono molto prossime al punto di break-even,
contro un dividendo di 37 centesimi fatto registrare
nello stesso periodo di un anno fa. Gli analisti
finanziari avevano previsto un dividendo di 40
centesimi. Invece, i risultati che verranno annunciati
il prossimo 24 ottobre dovrebbero confermare un calo
degli utili del 16% rispetto ad allora, quando Imation
aveva raggiunto un volume d’affari record di 346
milioni di dollari.
Oltre ad aver avviato una politica di riduzione dei
costi e del personale, Imation si è quindi rivolta
alla banca d’affari Goldman Sachs per individuare le
possibili modalità di rafforzamento del titolo. Tra le
possibili opzioni c’è una ristrutturazione finanziaria
e una serie di spin-off, disinvestimenti e joint
ventures. Interrogato in merito, il chief executive
Bill Monahan non ha escluso neppure l’ipotesi della
vendita della società ma ha voluto sottolineare che
Imation sta prendendo in considerazione molte altre
eventualità. Le stime di profitto annuale saranno
comunque al di sotto delle aspettative comprese tra i
67 e i 71 milioni di dollari.

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