L’allarme arriva dalla World Trade Organization che, nel suo annuale rapporto sullo stato di salute del commercio a livello mondiale, addita il 2001 come l’annus horribilis dell’Information Technology.
Numerosi operatori del settore high tech
ricorderanno il 2001 come l’anno in cui si sono registrate le peggiori
performance, in termini di vendite, degli ultimi vent’anni.
Tre dati su
tutti dovrebbero far riflettere:
1) il crollo del 29% registrato nelle
vendite dei semiconduttori;
2) quello del 3% riscontrato nelle vendite dei
telefoni cellulari;
3) il decremento del 5% riportato, per la prima
volta dal 1985, nelle vendite dei personal computer.
E a tale proposito
la World Trade Organization non sembra avere dubbi. Il declino registrato nella
domanda di prodotti It sarebbe la principale causa della crisi che ha investito
l’intero comparto tecnologico nel corso del 2001. E non solo, visto e
considerato che, alla ripresa della domanda stessa è legata la crescita
futura del mercato in questione. Stando ai dati riportati nel suo ultimo
rapporto, l’Organizzazione internazionale avrebbe stimato che il volume delle
vendite contrattate a livello mondiale – pari all’1% nell’intero 2001 –
rifletterebbero la crescita più bassa mai registrata negli ultimi vent’anni.
Allo stesso tempo, il calo del 4% registrato in termini di valore, e assestatosi
a quota 6mila miliardi di dollari, sarebbe il risultato significativamente più
negativo riportato dal 1982.
In forte crisi il comparto dei servizi
commerciali che, in calo dell’1,5%, nel 2001 avrebbero toccato quota 1.400
miliardi di dollari.
Ma la crisi registrata dal commercio a livello mondiale
avrebbe visto aumentare il ruolo di Paesi solitamente meno legati ai processi di
esportazione dei prodotti It come India, Brasile, ma soprattutto Cina. Nel 2001
quest’ultimo avrebbe, infatti, raggiunto il quarto posto nella classifica dei
Paesi esportatori, alle spalle di Europa, Stati Uniti e Giappone.





