Il wireless può migliorare l’efficienza nella sanità

Nell’ambito di un ampio progetto di informatizzazione delle proprie strutture, l’Ausl 9 di Macerata ha implementato, presso il reparto ospedaliero di nefrologia, una wireless Lan basata sulla soluzione 3Com AirConnect. I dati dei pazienti sono così aggiornati in tempo reale

In seguito alla legge regionale del ’95, l’Azienda Unità Sanitaria Locale N. 9 di Macerata ha progressivamente ampliato la propria area di competenza territoriale, che oggi comprende diverse realtà distrettuali, tra cui Montecassiano, Urbisaglia, Mogliano, Petriolo, e i tre ospedali di Macerata, per un totale di oltre 130mila assistiti e circa 1.600 dipendenti. L’informatizzazione dell’azienda è partita proprio nel ’95, attraverso un progetto che ha coinvolto prima l’area amministrativo-contabile e, progressivamente, tutte le aree operative dell’Ausl, collegate tra loro grazie a un’infrastruttura di rete. L’obiettivo finale era fornire connessione a tutti gli utenti aziendali, integrando servizi e applicazioni diversificati, arrivando a costituire una vera e propria community tra i soggetti interessati: operatori sanitari, farmacie, laboratori diagnostici e cittadini, permettendo a tutti di accedere a una banca dati, aggiornata in tempo reale, per ricevere e offrire informazioni personalizzate attraverso la realizzazione di un portale aziendale con accessi dedicati.
«Nel caso di un’azienda pubblica, le problematiche per il rinnovamento tecnologico e per i necessari aggiornamenti implicano procedure burocratiche e inerzie logistiche molto consistenti – ci ha spiegato Luigi Tartabini, responsabile dei sistemi informativi dell’Ausl -. Ho lavorato al progetto suddividendo la nostra attività informatica in 6 macroaree: amministrativo-contabile, sanitaria-ospedaliera, territoriale, comparto pazienti/assistiti, comparto medici di base e farmacie convenzionate. Una volta definiti i punti critici per ognuna di queste macroaree, si è passati all’informatizzazione delle varie esigenze e alla loro condivisione nell’ottica di un’ottimizzazione della comunicazione».
Attualmente, l’infrastruttura della rete telematica è composta da cablaggio strutturato, reti locali Lan e reti geografiche. Fisicamente, la rete è realizzata tramite apparati passivi e apparati attivi intelligenti; il collegamento a larga banda è stato attivato nel 2001, quando l’azienda ha implementato un datawarehouse a supporto delle attività di programmazione e controllo e un’ulteriore banca dati, contenente i dati clinici degli assistiti.


La cartella clinica elettronica

«Abbiamo realizzato una procedura che permette ai medici di medicina generale di consultare via Internet i dati clinici dei pazienti – ha raccontato il responsabile -. Inoltre, abbiamo avviato un’attività di informatizzazione del reparto di degenza di nefrologia, con la volontà di estendere, successivamente, la stessa procedura informatica a tutti i rimanenti reparti di degenza. I dati, sia quelli trattati dai medici generici che quelli gestiti dalla nostra azienda, a seguito di ricoveri, esami, e via dicendo, sono la base di un datawarehouse che contiene la storia clinica del paziente. Tale archivio è propedeutico alla realizzazione di una carta sanitaria su smart card, il cui progetto prevede un sistema d’identificazione dell’utente mediante firma digitale, che rappresenta l’anello di congiunzione tra i cittadini e l’erogazione stessa dei servizi».
Nella progettazione dei nuovi sistemi informativi e nei nuovi modelli di comunicazione correlati, l’azienda si era posta come obiettivo primario la drastica riduzione dei tempi di caricamento del dato completo, dei percorsi, degli operatori, delle carte e del traffico telefonico.
All’interno di questo contesto, si colloca la scelta del pieno utilizzo del wireless. Uno degli obiettivi dell’Ausl di Macerata, infatti, era quello di poter risolvere il problema della cartella clinica: a ogni visita il medico doveva stilare un rapporto sulle condizioni dei pazienti che poi dovevano essere riportate nell’archivio generale. Il tradizionale metodo cartaceo rendeva l’operazione macchinosa e ripetitiva, ma anche nel caso di risolvere il tutto utilizzando palmari si presentavano altri problemi, connessi all’impossibilità di effettuare un aggiornamento in tempo reale. «Per motivi legati ai nostri contratti telefonici, il partner prescelto è stato Telecom. Il carrier oggi è in grado di offrire un servizio completo, con consulenza, servizi, soluzioni software e supporto in modalità outsourcing. In tema di wireless, è stata proprio Telecom a farci conoscere General Impianti che, a sua volta, ci ha proposto la soluzione 3Com AirConnect 11 Megabit». Basata sulla tecnologia Wi-Fi (Ieee 802.11b), la soluzione di 3Com per realizzare una wireless Lan fornisce connessioni senza fili con una velocità che arriva a 11 megabit al secondo.
«Grazie all’implementazione di questo apparato – ha concluso Tartabini -, con costi molto bassi abbiamo risolto l’impasse per il reparto di nefrologia. Tramite un carello su cui è stato montato un pc portatile dotatto di scheda wireless Lan, l’equipe medica e la caposala del reparto di nefrologia, al momento delle visite dei degenti, possono aggiornare, in tempo reale, la cartella clinica dei pazienti e, in automatico, l’archivio centrale. Visti i risultati positivi, questa modalità sarà estesa non soltanto a tutti i reparti ospedalieri, ma anche ad altre situazioni attualmente in fase di studio».

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