Il Wimax parte male in Francia

Anche gli Stati Uniti non stanno bene visto che Sprint incontra difficoltà con il servizio lanciato a Baltinmora

Non parte sotto i migliori auspici il Wimax nazionale. Non è un problema tecnologico quanto di clima che improvvisamente sembra mutato attorno alla tecnologia senza fili.


Negli Stati Uniti Sprint che ha iniziato a vendere il proprio servizio a Baltimora sta incontrando qualche difficoltà visto che blogger e giornalisti hanno iniziato subito a contestare la velocità di trasmissione dei dati. Inoltre, visto che si tratta del primo test per il Wimax mobile ci sono problemi anche per il modello di business e il pricing.


Differente, ma comunque non positiva, la situazione francese dove le Journal du Télécoms ha pubblicato un articolo dove racconta le vicissitudini del senza fili transalpino.


L’Arcep, l’authority locale ha infatti messo sotto sorveglianza gli operatori locali che nel luglio 2006 avevano ottenuto le licenze. La maggioranza delle società non ha rispettato gli impegni presi nel dispiegamento della rete. Secondo Arcep su 3.564 siti previsti al momento ne sono disponibili solo 526. I peggiori risultati sono quelli degli enti territoriali, ma anche Bolloré Telecom ha realizzato soltanto l’1% dei siti previsti.


A parte le indicazioni negative che arrivano da Usa e Francia nulla di tutto ciò riguarda l’Italia dove Linkem è il primo operatore a partire seguito da Airia la cui oferta dorebbe andare dai 20 ai 45 euro mensili e coprire da ottobre Umbria e Puglia.

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