Il W3C mette a punto i caratteri universali

Rilasciate le prime specifiche per l’interpretazione dei caratteri delle lingue del Globo, a beneficio del Web e dei Web service.

Il W3C (World Wide Web Consortium) ha compiuto un passo potenzialmente fondamentale per abilitare l’interoperabilità tra applicazioni e Web service, a livello dell’intero globo. Si tratta dell’emanazione delle “raccomandazioni” contenenti le specifiche di base per lo scambio e l’interpretazione dei caratteri delle varie lingue, che si pone l’obiettivo di creare un modello di caratteri universale.


Le specifiche sono contenute nel documento intitolato “Character Model of the World Wide Web: Fundamentals” e, una volta adottate, dovrebbero consentire agli utenti Web di leggere, effettuare ricerche e scambi indipendentemente dall’idioma d’origine della pagina o dell’applicazione.


Le specifiche citano l’Unicode (un superteset di Ascii) come set di caratteri universali, anche perché si tratta di uno standard già ampiamente testato sul campo.


Alle normative appena rilasciate dovrebbero seguirne altre due, entro l’anno, per indirizzare più nel profondo le problematiche linguistiche connesse all’utilizzo del Web.

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