Il video multicast di Ibm si prepara a Internet

Ibm sta studiando un nuovo sistema di trasmissione video che possa sfruttare Internet. Di fatto, una particolare implementazione di Ip multicast. Il progetto, che dovrebbe arrivare a termine la prossima primavera, prende il nome in codice di Qbone, dal …

Ibm sta studiando un nuovo sistema di trasmissione video che possa
sfruttare Internet. Di fatto, una particolare implementazione di Ip
multicast.
Il progetto, che dovrebbe arrivare a termine la prossima primavera, prende
il nome in codice di Qbone, dal nome del prototipo di rete utilizzato per i
test. Alla base una tecnologia di Ip multicast per l’ottimizzazione
dell’uso di banda e l’emergente protocollo DiffServ (Differentiated
Services) per l’assegnazione di priorità al traffico. Quest’ultimo è il
protocollo sul quale punta Ibm per la propria architettura di policy
networking, per il momento "relegata" a livello di grandi reti aziendali.
Secondo un portavoce della società statunitense, Qbone è un passo avanti
a
Mbone, il prototipo utilizzato per i test di Ip multicast, cui è stato
aggiunto il meccanismo di prioritarizzazione. La combinazione di queste due
tecnologie potrebbe diventare fondamentale per la trasmissione di video su
Internet o intranet in molte applicazioni aziendali. Tra queste si possono
citare il training a distanza, il lavoro cooperativo o altre applicazioni
in campo, per esempio, medico. Tutte quelle, in altre parole, in cui il
video è di primaria importanza e necessità di un’alta qualità, tale da
non
poter essere soddisfatta da una "finestrella" di pochi pollici di lato.
Qbone, che si trova nell’area di Chicago, è anche un’ottima piattaforma di
prova per Internet 2. Secondo molti analisti, peraltro, la strada per
arrivare a una commercializzazione delle soluzioni derivanti da questo
progetto è ancora lunga.

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