Il vaulting elettronico di Data Domain

La società statunitense, che sviluppa appliance per il backup, arriva in Italia con il system integrator Terasystem

Ottimizzare i processi di backup è un sogno per molte medie e grandi
aziende. «I tradizionali sistemi di archiviazione su nastro
esordisce Frank Slootman, presidente e Ceo di Data Domain – hanno manifestato
da tempo tutti i loro limiti. Dati duplicati, tempi di backup lunghissimi e
la certezza quasi matematica di non riuscire a recuperare lo specifico file,
se non dopo lunghe ricerche. Ecco perché abbiamo cercato una valida alternativa
».

Data Domain ha sviluppato, da qualche anno, alcune appliance per il backup
disco-disco o l’emulazione di librerie a nastro che, a detta del manager,
permettono di ridurre lo spazio occupato sugli array dal 20 al 50%. Oggi, i
suoi prodotti sono disponibili anche in Italia, proposti in esclusiva dal system
integrator Terasystem. «Si tratta – precisa il presidente di
Terasystem, Raffaele Persico – di soluzioni plug and play, che integrano
hardware e soft­ware, collegabili a qualsiasi applicativo di gestione dello
storage, come Legato, Veritas o Tivoli, per ottimizzare le prestazioni delle
operazioni di vaulting elettronico
».

La tecnologia privilegiata da Data Domain è quella del backup incrementale,
che prevede che vengano salvati solo i dati modificati. «La nostra
soluzione sfrutta un principio, definito Delta Block, che suddivide il contenuto
del backup in segmenti piccolissimi, confrontati tra loro e memorizzati una
sola volta
– prosegue Slootman -. Così facendo, sarà
possibile eliminare sequenze ridondanti anche se non contigue o se appartengono
a file diversi
». Questa tecnologia potrà essere impiegata
per il vaulting remoto elettronico sulle reti estese (Wan, Wide area network),
sfruttando il protocollo Tcp/Ip, oltre che come alternativa economica al disaster
recovery geografico. «Performance e disponibilità dei dati
sono assicurate
– conclude Mauro Ballerini, sales manager della filiale
italiana di Data Domain -. La funzione di Time Stamp integrata all’interno
della soluzione, infatti, certifica la corretta scrittura dei dati replicati,
che non verranno mai sovrascritti
».

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