Il valore dei server per lo sviluppo di Microsoft

L’intervento di Cliff Reeves al TechEd di Barcellona pone l’accento sulle piattaforme che dovranno esplicitare le potenzialità di .Net

Ci voleva un ex-Ibm, ex-Lotus come Cliff Reeves per spiegare alla platea di migliaia di sviluppatori e persone interessate del TechEd che si sta svolgendo a Barcellona il valore che i server rivestono per il framework del futuro, .Net.
Per Reeves la piattaforma server .Net ha tre grandi atout: è più che pronta per la dimensione enterprise, fa realmente collaborare gli utenti, crea applicazioni creabili in poco tempo e gestibili su scala mondiale. In realtà, queste sono le promesse di Microsoft. Sarà il campo da dire la verità. Per questo Reeves fa spesso riferimento a casi pratici, come quello della scalabilità: il confronto di un server Compaq con .Net e Sql con le piattaforme hardware-software Sun-Solaris-Oracle oggi è fattibilissimo, sia a livello di performance (TpmC), sia sul piano dei costi. Pare strano che una società non sia ritrosa a dire che, “finalmente”, una piattaforma propria costa tanto (ma dà alte prestazioni): evidentemente il mondo enterprise individua nel costo ancora un elemento di garanzia del funzionamento di una soluzione.

Ma il piatto forte dei server .Net è il secondo: la gestione dei processi. Il senso del framework, secondo Reeves, lo si percepisce bene se si confronta un modello It, come quello attuale, nel quale la complessità di gestione è accentuata dallo scollamento delle infrastrutture con il business, com il paradigma dei server .Net. Nella squadra di Microsoft, infatti, ci sono tre server adibiti a parificare la gestione dei processi It con quella dei processi aziendali: Systems Management Server, Application Center e Operations Manager. Proprio quest’ultimo è stato oggetto di una demo live al Tech Ed (che, in realtà, ha risentito di qualche problemino sul lato di Iis) che ha dimostrato quanto conti la gestibilità delle strutture It. Di livello alto anche il concetto di nuovo workgroup incarnato da Share Portal, il server che, tra l’altro, permette di creare sottoweb in un amen, configurandoli con template e attivando le parti di forum e discussione abilitando utenti “on the fly”.

La sostenibilità dei server .Net, poi, è suffragata da Reeves con l’esempio delle pagine Web servite sul piatto, in un secondo, utilizzando un server a 8 vie: sono migliaia le Asp con Sql2000, mentre sono centinaia le Jsp di WebSphere sotto RedHat Linux 8.

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