Il valore dei dati a bilancio fra 4 anni

L’Ibm Council sostiene che la data governance sarà un requisito obbligatorio per le società. Più responsabilità per Cfo e Cio.

L’Ibm Data Governance Council è un gruppo di 50 società mondiali, che comprende tra le altre Abbott Labs, American Express, Bank of America, Bank of Tokyo, Bell Canada, Bmo Financial Group, Citibank, Deutsche Bank, Discover Financial, Kasikornbank, MasterCard, Nordea Bank, Wachovia, Washington Mutual e la Banca Mondiale, che in passato si è espresso in materia di best practice legate alla valutazione dei rischi e governance dei dati, patrocinando un approccio più disciplinato alla loro gestione.

Recentemente il Council si è riunito per discutere su come le aziende gestiranno l’enorme quantità e complessità di informazioni generate da organizzazioni e mercati finanziari e ha illustrato cinque sfide informatiche chiave che nel corso dei prossimi quattro anni dovranno ridisegnare il comportamento aziendale e la capacità del mercato di fare affidamento sulle informazioni.

Come prima cosa la governance dei dati diventerà un requisito obbligatorio in più paesi e aziende. Accadrà che le organizzazioni dovranno comprovare prassi di governance dei dati alle autorità di regolamentazione nell’ambito degli audit. Probabilmente il fenomeno interesserà dapprima i servizi bancari e finanziari e si manifesterà poi come una tendenza a livello mondiale.

Poi, il valore dei dati sarà considerato come un asset nel bilancio d’esercizio e il reporting sarà fatto dal Chief financial officer, mentre la qualità dei dati diventerà una metrica di reporting tecnica e un indicatore chiave della prestazione It. Emergeranno nuove prassi contabili e di reporting per misurare e valutare il valore dei dati al fine di aiutare le organizzazioni a dimostrare come la qualità dei dati corrobori la performance aziendale.

In terzo luogo il calcolo del rischio sarà utilizzato in modo più deciso nelle imprese a supporto di decisioni di piccola e grande portata, e sarà sempre più automatizzato grazie all’It. Oggi nella maggior parte delle aziende il calcolo del rischio viene eseguito da un gruppo selezionato di persone tramite processi complicati. In futuro il calcolo del rischio sarà automatizzato, per prevedere il rischio diretto e indiretto e accantonare capitale per autoassicurarlo e coprirlo.

Anche il ruolo del Cio cambierà, con più responsabilità sul reporting della qualità e del rischio dei dati nei confronti del Consiglio di Amministrazione. Il Cio avrà l’incarico di governare l’uso delle informazioni e riferire sulla loro qualità.

Infine, ai singoli dipendenti sarà richiesto di assumere più responsabilità nel riconoscimento dei problemi e nel partecipare al processo di governance, per facilitare una maggior trasparenza operativa e l’identificazione del rischio. I dipendenti saranno assistiti da nuove categorie di software operativo che segnaleranno i problemi comuni di governance dei dati e consentiranno ai dipendenti di autogovernarsi, sponsorizzare e votare nuove politiche, fornire feedback su politiche esistenti e partecipare a una data governance dinamica.

Per soddisfare queste esigenze, il Council ha in programma di realizzare un Information Governance Framework basato sul suo Data Governance Maturity Model esistente, che definirà standard e best practice. Il nuovo framework fornirà alle aziende una guida per implementare la governance dei dati a un livello granulare con ruoli, compiti, attività e un’ampia serie di procedure ben definite, per rendere la governance dei dati parte delle operazioni aziendali.

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