Il Total cost of ownership

Il costo totale di possesso permette di calcolare i costi legati agli investimenti in informatica

17 febbraio 2004 Il Total cost of ownership, Tco, o Costo totale del
possesso è un concetto tutt’altro che nuovo, dal momento che fu introdotto per
la prima volta nel 1986 da Gartner Group per indicare una
metodologia
(non uno strumento) per valutare l’effettivo costo degli
investimenti effettuati dalle aziende per i loro computer desktop. In questa
accezione, va a braccetto con un altro concetto particolarmente amato dai
produttori di soluzioni informatiche, vale a dire il Roi – ritorno
sull’investimento
– con il quale si analizza quando e come un
investimento comincia ad avere impatti favorevoli sulla produttività e sulla
redditività aziendale.


Dal 1986, quando il Tco era applicato esclusivamente ai pc, oggi la
metodologia si è ampliata, fino a toccare tutti gli aspetti di una
infrastruttura informatica, come, software, server e mainframe, passando anche
per Lan, Wan, storage e sottosistemi. E, quel che più conta, da metodologia di
valutazione degli investimenti effettuati, è diventato un metodo che
aiuta
anche nella valutazione preventiva di architetture, tecnologie,
soluzioni alternative. Il tutto partendo da un’analisi di tutti i costi connessi
all’acquisizione, alla gestione e alla manutenzione di una sistema per tutta la
durata della sua vita, in genere stimata in un lasso di tempo compreso tra i 3 e
i 5 anni. E ancor di più diventa strategico oggi, quando la valutazione non
riguarda semplicemente l’acquisto di un bene o l’adozione di una tecnologia, ma
anche l’opportunità di affidarne la gestione a una società di
servizi esterna.


Quattro sono i componenti chiave del modello di analisi del Tco:
capitale, supporto, gestione e attività dell’utente finale. La
prima, il capitale, è facilmente individuabile e misurabile. Include infatti i
costi connessi all’acquisto del bene fisico (hardware o software) e al suo
aggiornamento. Il supporto è già una voce più complessa e include una
valutazione corretta delle spese con le quali si retribuiscono
esperti
, help desk, installatori, manutentori e riparatori. Nel caso in
cui la gestione di un determinato bene venga data in outsourcing, la voce di
spesa relativa va iscritta in questa voce di capitolo. Nelle attività di
gestione si includono una serie di procedure, incluse quelle relative alle
policy di sicurezza, spesso strettamente correlate con le
attività che rientrano nel capitolo “supporto”. Infine, la voce
relativa alle attività dell’utente finale è quella più difficilmente misurabile,
in quanto prevede una esatta misurazione delle mansioni e del tempo necessario
al loro completamento, nonché una successiva parametrazione rispetto alla
retribuzione dei dipendenti coinvolti.


In questa voce rientrano attività normalmente classificate come
completamente improduttive, che vanno dall’importazione di
dati, all’autoapprendimento, alla partecipazione a corsi di formazione, fino a
includere il tempo necessario per archiviazione, backup o copia. Appare evidente
che il vero problema, per l’azienda che si accinge a implementare una
metodologia di analisi del Tco, non sia legato alle attività facilmente
“inventariabili”
(acquisto, contratti di manutenzione e
assistenza, oneri per l’acquisto di giornate di formazione), bensì
nell’individuazione e nella successiva esatta misurazione dei costi sommersi,
spesso di una tale entità che una loro sottovalutazione o una sovrastima rischia
di vanificare tutta l’operazione. La diffusione del Tco come metodologia per la
valutazione “ex-ante” ed “ex-post” di un
investimento It rende questa voce una leva di marketing anche
per i produttori.


Ed è proprio nell’ottica del Tco che va letto il lungo cammino verso la
standardizzazione e verso la semplificazione, secondo la comune
accezione che più un prodotto è standard e di facile uso, meglio si integra in
una infrastruttura, con conseguenti vantaggi anche dal punto di vista dei costi
di supporto e operativi. Ma tutto questo rischia di essere
riduttivo
ed estremamente semplicistico, quando si analizza qualcosa di
un po’ più complesso di un “semplice” parco pc. O meglio, quando la
valutazione si allarga anche ai vantaggi che l’acquisto di un bene o di una
soluzione hanno sul business o sulle diverse funzioni aziendali. In questo caso
entrano in gioco altri componenti, che includono i vantaggi
diretti
(per chi direttamente utilizzerà il bene), quelli indiretti (ad
esempio il cliente che potrebbe beneficiare di una più efficiente gestione degli
ordini) o ancora quelli attesi.


Ecco perché le società di ricerca oggi cominciano a parlare non più di
semplice Tco, ma di Tvo (Total Value of Opportunity – Gartner)
o di Tei (Total Economic Impact – Giga Group), metodologie con le quali si cerca
di mettere in relazione voci di tipo strettamente finanziario con il business e
con i benefici totali che derivano dall’adozione di uno strumento o di una
soluzione. In una considerazione più ampia, dunque, è possibile valutare
l’impatto di fattori diversi, difficilmente misurabili secondo la
metodologia “tradizionale”. Non aggiornare
l’investimento tecnologico, ad esempio, può tradursi in un onere superiore (e
dunque in un aggravio del Tco) rispetto a quanto potrebbe accadere con
l’adozione di nuove piattaforme o nuove tecnologie. L’appesantimento degli oneri
di manutenzione o di supporto, l’indisponibilità di aggiornamenti automatici
gratuiti o di tool di sicurezza (si veda il caso dei sistemi operativi), la
difficoltà di integrare strumenti nuovi con i “vecchi”
sono solo tre aspetti spesso sottovalutati, che rischiano di trasformare una
“non spesa” in nuove voci di costo.


 


LINK UTILI


Di seguito trovate due link utili per calcoolare il vostro Cto.Il secondo è
di Hp e vi porta a una pagina dedicata al Total cost of ownership. In fondo alla
pagina c’è il link per visualizzare un modulo già fatto. Esiste anche la
possibilità di coompilarne uno e inviarlo ad Hp ma riuarda le aziende con
almeno cento pc 


http://www.suffritti.it/informatica/tco/calcoloTCOWindows.pdf


http://h71032.www7.hp.com/tco/tcoHomePage.asp?lang=5&coun=26


 

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