Il test di Adobe Premiere Elements 1.0

Sul banco di prova la versione semplificata del noto programma di videoditing, Facile da usare, peccato sia solo in inglese

marzo 2005 Dal successo di Premiere Pro nasce Premiere Elements 1.0,
versione semplificata e ad un prezzo accessibile (99,60 contro
i quasi 900 di Premiere Pro) a tutti del famoso applicativo di editing video
di casa Adobe. Fin qui tutto bene se non fosse per una grossa pecca della versione
1.0: la mancanza della localizzazione in italiano.

Speriamo di vederla in una prossima versione, che permetta a Premiere Elements
di confrontarsi ad armi pari, sul nostro mercato, con i software amatoriali
come Pinnacle Studio 9, Ulead Videostudio 8 o Magix
VideoDeluxe 2005
.

Rispetto ai prodotti concorrenti, Adobe inserisce all’interno della confezione
lo stretto necessario: un manuale in lingua inglese e due CD per l’installazione
del software.

Non sono presenti applicazioni aggiuntive se non la versione gratuita di Acrobat
Reader. Il manuale risulta ben fatto e di semplice comprensione, peccato che,
come il software, sia solo in lingua inglese.

L’installazione di Adobe Premiere Elements richiede circa cinque minuti
e necessita di 920 MB di spazio sull’hard disk. Da segnalare un curioso
bug: se viene selezionata la lingua italiana per la lettura delle condizioni
di utilizzo, queste sono presentate in francese.

I principianti guidati dalla funzione How to
Per rendere semplice ed intuitivo l’utilizzo, oltre all’eliminazione
di molti pulsanti, è stata aggiunta una finestra adibita alla funzione
di “How To”.

Questa finestra è una guida dinamica, in grado di fornire un supporto
completo e costante durante la lavorazione. Per poter sfruttare al meglio questo
applicativo consigliamo almeno un processore da 1,5 GHz dotato di 512 MB di
RAM e almeno 2 GB di spazio su hard disk per l’acquisizione video.

continua…

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