Il test dell’Intel Pentium Extreme Edition 840

Dà il meglio di sé nelle applicazioni multimediali. I programmi Office non vanno a impegnare la seconda CPU

Il Pentium Extreme Edition 840 è il primo processore
Intel in tecnologia dual core, ossia con un unico chip di silicio che contiene
i circuiti di due processori.

L’840 è stato realizzato integrando due CPU Pentium 4
a 3,20 GHz con FSB a 800 MHz e tecnologia Hyper-Threading
. Dopo anni
di competizione tra AMD e Intel incentrati sulla frequenza di funzionamento
raggiunta dalle rispettive CPU i due produttori hanno cambiato strada.

Dopo la corsa all’aumento della frequenza di funzionamento, abbandonata
da qualche mese, si è passati alla dimensione delle cache interna al
processore, cosa che ha fatto aumentare il numero dei transistor da qualche
decina di milioni a oltre un centinaia di milioni.

Un effetto collaterale di questi due metodi è l’aumento della
potenza dissipata dal processore, con la tecnologia attuale
a un aumento delle prestazioni dell’uno per cento corrisponde un aumento
della dissipazione di circa il tre per cento, con tutti i problemi relativi
di raffreddamento della CPU a cui si aggiungono quelli di consumo elettrico.

L’unica strada per aumentare le prestazioni senza incappare nei problemi
descritti è migliorare l’efficienza del processore.
Le CPU dual core consentono ciò: a parità di frequenza i due processori
elaborano circa il doppio delle istruzioni di un processore con core singolo.

La potenza di calcolo non è esattamente il doppio in
quanto le due CPU condividono lo stesso bus di memoria la cui velocità
non può competere con quella dei due core.

L’840 con le sue due CPU a 3,2 GHz raggiunge i 130 W di potenza
dissipata
, solo 15 W in più del Pentium 4 Extreme Edition (EE)
provato sul numero di maggio 2005.

Il dissipatore per il Pentium 840 rispetto a quello per l’EE a 3,73 GHz
è più basso e ha la base di rame a contatto con il chip più
grande.

Nonostante la superficie radiante complessiva sia minore il sistema non ha
accusato problemi di funzionamento a causa di un raffreddamento insufficiente,
la velocità della ventola è regolata automaticamente dal BIOS,
il rumore alla massima velocità è fastidioso.

Connettore differente per l’alimentazione
La presenza di due processori nell’840 comporta il quasi raddoppio del
numero di transistor e di conseguenza l’aumento della corrente richiesta.

Le schede madri per l’840, e presumibilmente per tutte le CPU dual core
che seguiranno, hanno un connettore a sei poli di alimentazione supplementare
che richiede un alimentatore di buona potenza.

L’840 include la tecnologia EM64T, che aggiunge il supporto
per l’elaborazione a 64 bit, Execute Disable Bit (XD bit) che impedisce
l’esecuzione di codice di programmi dannoso in determinati settori della
memoria (richiede l’installazione del Service pack 2 di Windows XP) e
l’avanzato sistema di gestione energetica EIST (Enhanced
Intel SpeedStep Technology) che modifica tensione di alimentazione e frequenza
di funzionamento in base alle esigenze di calcolo, Intel ha previsto che nel
2006 i processori dual core per server, desktop e portatili raggiungeranno una
quota di mercato superiore rispettivamente all’85 e al 70 per cento. L

e novità di Intel riguardano anche i nomi dei processori. Il numero
4 dopo il nome Pentium scompare
, verrà sostituito dalla dicitura
Extreme Edition nelle CPU con Hyper-Threading destinate ai
desktop di fascia alta, e dalla lettera D nelle CPU senza Hyper-Threading, destinate
ai desktop di fascia media.

Nuovo processore, nuova piattaforma
I processori dual core di Intel, sebbene mantengano lo stesso tipo di socket
775 dei Pentium 4, non funzionano sulle piattaforme con chipset 915
e 925X e XE
.

Se si installa un 840 su uno di questi chipset il regolatore di tensione della
scheda madre si spegne e la sequenza di boot non si avvia.

Un approccio diverso da quello seguito da AMD le cui CPU dual core funzionano
con le precedenti piattaforme richiedendo solo l’aggiornamento del BIOS.

I chipset sviluppati da Intel per le CPU dual core sono due, il 955X
presente sulla piattaforma utilizzata per la prova e destinato all’abbinamento
con i Pentium Extreme Edition, il 945X per i Pentium D senza
Hyper-Threading.

Il 955X, per PC di fascia alta
Come il 925XE supporta un Front Side Bus (FSB) fino a 1.066 MHz ed è
dotato di un controller di memoria a doppio canale per DDR2 667, con alcuni
miglioramenti circuitali per ridurre i tempi di risposta della memoria (latenza)
e in grado di gestire sino a 8 GB di memoria.

Nel southbridge ICH7R (I/O Controller Hub) è integrato un controller
per dischi fissi Serial ATA con funzionalità RAID 0, 1 e 5 con tecnologia
AHCI (Advanced Host Controller Interface), una nuova interfaccia per i controller
Serial ATA con un command queueing nativo (memorizzazione e riordino dei comandi
inviati al disco per aumentare l’efficienza delle operazioni sul disco).

Sulla scheda madre Intel D955XBK fornitaci per la prova sono presenti due
connettori PCI Express per la sezione video, uno 16X e l’altro 4X.

Su questo secondo connettore Intel non ha rilasciato informazioni precise,
la differenza tra i due fa presumere che si tratti di una soluzione SLI (una
tecnologia che ripartisce il lavoro grafico tra due schede video) orientata
al funzionamento con più monitor, piuttosto che alle prestazioni pure
con le applicazioni 3D.

Oppure può darsi che si tratti di una soluzione temporanea su una scheda
madre di preproduzione e che in seguito le schede nella produzione di serie
siano dotate di due connettori PCI Express 16X.

Caratteristiche tecniche
Produttore: Intel
Modello: 840
Frequenza clock: 3,20 GHz (x 2)
Hyper-Threading Technology: sì
Cache L2: 2 MB (1 MB x 2)
FSB: 800 MHz
Package: FC-LGA 775
Processo costruzione: 0,09 micron
Architettura 64 bit EMT64: sì
EIST: sì
XD bit: sì
Numero transistor: 230 milioni
Prezzo: non disponibile

Pro
– Prestazioni multimediali e multitasking elevate

Contro
– Il dual core obbliga all’acquisto di una nuova piattaforma con chipset
955X
– Richiede un alimentatore non tradizionale

continua…

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome