Il test della Creative SoundBlaster Audigy

Definizione del suono ai massimi livelli per l’ammiraglia fra le schede audio PCI

Creative lancia la nuova ammiraglia delle schede audio PCI: la Audigy 4 Pro.
In realtà ci si aspetterebbe una Audigy 3, ma Creative ha giustificato
il salto con il fatto che la Audigy 2 ZS è stata considerata come Audigy
3.

In effetti, viste le caratteristiche della Audigy 2 ZS, ci si poteva chiedere
come mai fosse solo stato aggiunto un suffisso viste le notevoli differenze:
passaggio da 6.1 a 7.1, aggiunta di un pannello di controllo THX (standard Lucasfilm
che certifica la qualità audio in campo cinematografico) e della decodifica
DTS/ES, nuova versione 4.0 dello standard EAX Advanced HD per l’audio
3D nei giochi, miglioramento del rapporto segnale/rumore da 106 a 108 dB.

Piuttosto, questa volta sembrerebbe esagerato il cambio di numerazione, visto
che a parte l’ulteriore miglioramento del rapporto segnale/rumore, ora
di 113 dB, e l’aggiunta di un software stile Windows Media Center per
controllare le funzioni multimediali, la scheda è apparentemente identica
alla Audigy 2 ZS Platinum Pro.

In realtà nel corso dei nostri test appariranno buoni motivi per “meritare
il numero 4”, soprattutto per il salto di qualità nella resa timbrica
dovuto al miglioramento dell’elettronica.

Esternamente le schede sono identiche, ma la Audigy 4 esiste solo in versione
Pro, dotata di box esterno con connessioni aggiuntive, mentre la Audigy 2 ZS,
esiste in tre versioni: Platinum Pro con lo stesso box esterno della Audigy
4, Platinum con frontalino da 5”25, e standard con la sola scheda.

Le caratteristiche più importanti rimangono le stesse: il supporto
dei DVD Audio, l’uscita analogica a 24 bit/192 KHz, il campionamento a
24 bit/96 KHz, le due uscite MIDI con 16 canali ciascuna, il synth MIDI SoundFont
ed il supporto ASIO2. Manca l’Audio Stream Recorder, che registrava l’audio
in streaming delle radio Web.

L’hardware
La Audigy 4 è formata da una scheda PCI e da un box esterno. La scheda
ha un connettore per alimentazione tipo floppy, alimentazione destinata al box
esterno che si collega tramite un grosso cavo doppio con connettori proprietario
e FireWire.

Sulla scheda troviamo le uscite minijack 7.1 mentre il resto è sul
box esterno: jack Line In 1/Mic, Line In 2 e uscita cuffie, RCA Line In 3, RCA
per I/O digitale coassiale, TOSLink per I/O digitale ottico, porte MIDI DIN,
porte FireWire e uscita digitale per casse Creative.Completano il box due manopole
per volume e gain microfono.

Una dotazione eccellente, anche se a nostro avviso mancano due connettori importanti
come un’uscita analogica RCA stereo, che eviterebbe l’uso di adattatori
collegandosi ad amplificatori HiFi, ed un ingresso Phono RIAA, necessario per
campionare direttamente da giradischi senza preamplificatore.

Uno dei motivi che giustifica il passaggio da Audigy 2 a 4 è evidente
andando a curiosare tra i chip presenti: notiamo quattro DAC (convertitori digitale/analogico)
Cirrus Logic CS4398, che hanno una gamma dinamica di ben 120 dB e sono usati
su schede audio professionali da studio, mentre la Audigy 2 ZS utilizzava un
chip CS4382 con 114 dB di gamma dinamica.

Questi chip sono i responsabili principali del miglioramento del rapporto
segnale/rumore, ma anche della migliore qualità audio globale della scheda.

Da notare che tutte le uscite, anche quelle posteriori e sub, usano lo stesso
tipo di chip, dunque non ci sono compromessi nella qualità di tutti e
otto i canali 7.1.

Qualità audio sorprendente
Il notevole salto di qualità audio è il punto di forza che distingue
la Audigy 4 dai precedenti modelli. Il rapporto segnale/rumore di 113 contro
108 dB è molto significativo, visto che i decibel sono logaritmici ed
ogni 3 dB in più significano rumore dimezzato.

Ma non c’è solo il rapporto segnale/rumore: la minore distorsione
registrata nei nostri test indica che la Audigy 4 non solo è meno rumorosa,
ma è più fedele al suono originale.

Il miglioramento ci ha addirittura sorpreso, visto che già la Audigy
2 ZS era eccellente.La Audigy 4 ha raggiunto una definizione del suono nettamente
superiore, gli strumenti sono molto più definiti, senza il leggero impasto
percepibile con la Audigy 2 ZS.

Il suono è di una chiarezza mai ascoltata su una scheda audio consumer,
è migliore anche della M-Audio Revolution 7.1, ed è sui livelli
di schede professionali come M-Audio Delta o Echo Audio Mia. I piani sonori
sono molto dettagliati, le caratteristiche timbriche e gli armonici degli strumenti
solisti restano in primo piano senza essere assorbite dagli strumenti in background.

continua…

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