Il test del ViewSonic P75f+

marzo 2003 Il P75f+ è l’altro monitor di questa prova da 17 pollici che ha fornito degli ottimi risultati come qualità di visualizzazione. Immagini vivide con colori saturi, distorsioni assenti o impercettibili e caratteri riprodotti nitidamente. Gli u …

marzo 2003 Il P75f+ è l’altro monitor di questa prova da 17 pollici
che ha fornito degli ottimi risultati come qualità di visualizzazione.
Immagini vivide con colori saturi, distorsioni assenti o impercettibili e caratteri
riprodotti nitidamente.
Gli unici due punti deboli sono l’assenza dei controlli per la
regolazione della linearità e di un software per la regolazione dei colori,
importanti in un monitor di fascia professionale. Comunque il test di linearità
non ha evidenziato difetti di geometria, altrettanto per la convergenza perfetta
sia ai bordi che al centro dello schermo, regolabile tra l’altro, e per il moire.
Comportamento tra i migliori anche nel disegno delle righe, ben
delineate, senza differenze di spessore e luminosità e prive di roping.

Stabile infine la dimensione del quadro al variare della luminosità. Peculiarità
del P75f+ è la regolazione dei colori solo per i canali rosso e
blu, il verde è fisso
. Come nel Samsung 757NF è possibile
aumentare la luminosità dello schermo di un fattore di 2,5 volte, per la
riproduzione ottimale di filmati, film DVD e l’esecuzione di giochi e applicazioni
grafiche. ViewSonic ha denominato questa tecnologia Ultrabrite.

Il monitor è in grado di raggiungere una risoluzione massima di
1.792 x 1.344 punti con una frequenza di refresh di 69 Hz.
La routine
OSD è assistita da quattro tasti sul frontale. Il meccanismo di gestione
e navigazione non è difficile da utilizzare ma è poco intuitivo.
Il CD ROM in dotazione contiene i driver e il profilo colore per i sistemi Windows.

Punti forti
• Immagine ben definita

Punti deboli
• Nessuna regolazione per la linearità

Il prezzo
287 euro (IVA compresa)

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