Il test del Palm Treo 750v

Sul banco di prova il primo Palm con Windows Mobile. Diverse le novità hardware e funzionali. Manca il Wi-Fi

Gennaio 2007 Sacrilegio o logica evoluzione? Con il Treo 750v, Windows
Mobile entra in uno smartphone di Palm, interrompendo la tradizione di abbinamento
obbligato fra prodotti Palm e sistema operativo PalmOS, a cui fino a non molto
tempo fa corrispondeva, nella percezione degli utenti, una contrapposizione
quasi ideologica fra il mondo PalmOS e quello Windows. Oggi è dunque
possibile acquistare un moderno smartphone Treo con la consueta cura costruttiva
ed ergonomia dei prodotti Palm, ma con sistema operativo Windows Mobile a bordo.

Anche dal punto di vista hardware vi sono interessanti novità. L’antenna,
come nel Treo 680, è integrata nel corpo del dispositivo. Sul versante
telefonia il prodotto gestisce non solo GSM/GPRS quadband ed EDGE, ma anche
UMTS triband. La memoria RAM cresce a 128 MB, con 60 MB non volatili a disposizione.
Il processore Samsung a “soli” 300 MHz (per migliorare l’autonomia)
prende il posto dell’Intel a 312 MHz montato sul 680. Il formato dello
slot di espansione passa da SD a miniSD: una scelta probabilmente imposta dalla
necessità di miniaturizzare alcune sezioni circuitali. Le schede in questo
formato purtroppo tendono a essere più care e i tagli disponibili sono
più piccoli rispetto alle SD, inoltre sono disponibili solo memorie e
non altri tipi di schede. Lo schermo touch screen a colori resta quadrato ma
in fatto di risoluzione segna un regresso, passando dai 320×320 pixel del 680
ai 240×240 pixel del 750v. Se per le normali applicazioni di telefonia o messaggistica
questo non rappresenta un problema serio, dobbiamo tener conto che uno smartphone
Windows Mobile è capace di ben altre funzionalità nelle quali
una risoluzione più alta avrebbe consentito di mostrare più informazioni
oppure di migliorare la qualità di visualizzazione di testo e grafica.

Connettività e interfacce
Il Treo 750v prevede il classico connettore proprietario Palm per alimentazione,
sincronizzazione e connessione a periferiche compatibili. La semplice connessione
USB al PC non permette la ricarica del PDA, cosa che sarebbe stata assai comoda,
ma è necessario collegare un secondo cavo. Fortunatamente la forma dei
connettori è studiata in modo tale da consentire questa connessione simultanea.
Sempre sulla base del PDA troviamo poi un jack da 2,5 mm (e non il più
comune formato 3.5”, per il quale occorre un adattatore non in dotazione)
per collegare cuffie o auricolari. Sul lato destro uno sportellino copre lo
slot di espansione per schede miniSD, in genere più costose delle SD
di pari capacità. Data la particolarità del formato miniSD, nello
slot si possono inserire solo memorie flash e non altri tipi di schede di espansione.

Sempre sul fianco troviamo la porta IrDA, indubbiamente più lenta e
scomoda del Bluetooth, ma ancora molto utile in abbinamento con molti laptop
soprattutto di fascia bassa nei quali continua a essere presente. Il riconoscimento
fra smartphone e laptop di solito risulta più semplice di quello Bluetooth:
non è richiesto pairing, ma basta accostare i due dispositivi perché
Windows riconosca il “vicino” e apra un dialog box. Sul lato superiore
troviamo la sede per la stilo e il praticissimo interruttore per rendere silenziose
in modo immediato e centralizzato tutte le funzionalità audio dello smartphone:
ancor oggi bisogna ammettere che per essere certi che un PDA taccia immediatamente
non c’è niente di meglio di uno switch meccanico. Oltre all’IrDA,
la dotazione di interfacce wireless comprende Bluetooth, purtroppo ancora in
versione 1.2. L’attivazione del

Bluetooth si fa da un pannello di controllo in cui si controlla anche la funzione
telefono.
Non essendo presente, purtroppo, il WiFi, l’accesso Internet si può
effettuare mediante una connessione UMTS. L’evoluzione HSDPA, che diverse
reti cellulari stanno offrendo, non è supportata dal 750v, pertanto la
velocità massima di download difficilmente potrà superare i 300-400
Kbps in condizioni reali, un valore comunque rispettabile.

Accesso web, e-mail, multimedia
Il Treo 750v prevede il classico connettore proprietario Palm per alimentazione,
sincronizzazione e connessione a periferiche compatibili. La semplice connessione
USB al PC non permette la ricarica del PDA, cosa che sarebbe stata assai comoda,
ma è necessario collegare un secondo cavo. Fortunatamente la forma dei
connettori è studiata in modo tale da consentire questa connessione simultanea.
Sempre sulla base del PDA troviamo poi un jack da 2,5 mm (e non il più
comune formato 3.5”, per il quale occorre un adattatore non in dotazione)
per collegare cuffie o auricolari. Sul lato destro uno sportellino copre lo
slot di espansione per schede miniSD, in genere più costose delle SD
di pari capacità. Data la particolarità del formato miniSD, nello
slot si possono inserire solo memorie flash e non altri tipi di schede di espansione.

Sempre sul fianco troviamo la porta IrDA, indubbiamente più lenta e
scomoda del Bluetooth, ma ancora molto utile in abbinamento con molti laptop
soprattutto di fascia bassa nei quali continua a essere presente. Il riconoscimento
fra smartphone e laptop di solito risulta più semplice di quello Bluetooth:
non è richiesto pairing, ma basta accostare i due dispositivi perché
Windows riconosca il “vicino” e apra un dialog box. Sul lato superiore
troviamo la sede per la stilo e il praticissimo interruttore per rendere silenziose
in modo immediato e centralizzato tutte le funzionalità audio dello smartphone:
ancor oggi bisogna ammettere che per essere certi che un PDA taccia immediatamente
non c’è niente di meglio di uno switch meccanico. Oltre all’IrDA,
la dotazione di interfacce wireless comprende Bluetooth, purtroppo ancora in
versione 1.2. L’attivazione del Bluetooth si fa da un pannello di controllo
in cui si controlla anche la funzione telefono.

Non essendo presente, purtroppo, il WiFi, l’accesso Internet si può
effettuare mediante una connessione UMTS. L’evoluzione HSDPA, che diverse
reti cellulari stanno offrendo, non è supportata dal 750v, pertanto la
velocità massima di download difficilmente potrà superare i 300-400
Kbps in condizioni reali, un valore comunque rispettabile.

continua…

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