Il test del Kodak EasyShare ESP9

Stampare senza fili anche in modalità fronte-retro.

Maggio 2009 Un po’ serioso ed essenziale, ma giustamente elegante
e funzionale, l’aspetto della Kodak EasyShare ESP9 si caratterizza per
il “total black”. All’accensione si retroilluminano di blu
i controlli al tocco dello spettacolare pannello frontale, perfettamente visibile
anche in piena luce. Il pannello LCD a colori ha un ampio angolo di visione
ma è comunque possibile orientare il pannello per ottimizzare la nitidezza.

La prima configurazione avviene direttamente dal pannello frontale; si selezionano
anzitutto la lingua e il Paese, poi il wizard richiede di installare testina
di stampa e cartucce: l’operazione è banale anche grazie all’efficace
sistema di protezioni delle parti più delicate, come il gruppo ugelli
e la matrice di contatti, e all’evidente ottimizzazione ergonomica con
pratici dispositivi di aggancio rapido su tutti i componenti.

Dopo l’installazione si assiste a una fase di inizializzazione di un
paio di minuti (un po’ rumorosa), dopodiché è richiesta
la calibrazione. Si passa poi a scegliere la modalità di connessione
(Ethernet, WiFi, USB – oppure si può rimandare la scelta).
La configurazione Wi-Fi è semplicissima. La stampante cerca le reti disponibili
e le elenca sul display, con indicazione della forza di segnale. Scelta la rete
desiderata si immette la chiave di protezione agendo con il controller a quattro
vie. A questo punto la stampante è pronta a essere “vista”
da Windows, una volta installato il driver. La fase di installazione del software
non è brevissima, ma risulta molto chiara e pone solo poche e comprensibili
domande. Inoltre, cosa particolarmente apprezzabile, non richiede di riavviare
il computer.

La utility di controllo dello stato stampante monitora visivamente i livelli
di carta e inchiostri, mentre la gestione da PC delle funzioni è affidata
a una sorta di portale in stile Web, il Kodak Home Center.

Già con le regolazioni standard la digitalizzazione di documenti è
pratica ed efficace; il riconoscimento dei limiti dell’originale, il cosiddetto
cropping, avviene correttamente e in modo automatico, senza cioè obbligare
a una fase interattiva di anteprima e selezione (è comunque possibile
effettuare manualmente le manipolazioni desiderate). Risulta appropriata anche
la scelta automatica dei parametri di colore e contrasto. Con una rete 802.11g
e un segnale Wi-Fi di media intensità, il trasferimento verso il PC del
documento digitalizzato avviene a una velocità che raggiunge quasi 1
MByte/s. Per immagini A4 acquisite a media risoluzione a colori, questo si traduce
in un tempo di circa 40 secondi.

La stampa in qualità fotografica di una pagina A4 a colori con il 100%
di copertura richiede circa 3 minuti. L’alimentatore automatico è
pratico e il rilevamento dei fogli inseriti (saggiamente sottolineato da un
bip del cicalino) avviene prontamente, anche se nelle prove è capitato
qualche volta che il meccanismo del trascinamento non riuscisse ad agganciare
subito il foglio.

Nella funzione copia in modalità stand-alone, la scansione è
rapida e il processo di stampa, che parte in parallelo, richiede solo qualche
istante in più per completarsi. Il risultato finale risulta immediatamente
convincente, senza bisogno di regolazioni, tarature o scelte.

Da sottolineare infine la grande praticità della stampa fronte-retro,
una caratteristica non comune nelle inkjet multifunzione. Il meccanismo non
è velocissimo (effettua una pausa di un paio di secondi) ed è
piuttosto sensibile alle condizioni in cui si trova il foglio, ma fa il suo
dovere, anche se in casi limite con carta di grammatura media e copertura d’inchiostro
pressoché integrale ha manifestato una sistematica tendenza all’inceppamento.
Vi è anche un sistema che si occupa di riconoscere i tipi di carta per
evitare gli utilizzi non corretti, ma in un caso ha tratto conclusioni sbagliate,
scambiando un foglio di carta comune un po’ malconcio per un foglio di
carta fotografica.
Non da primato la velocità di stampa a faccia singola di documenti in
bianco e nero: il risultato soddisfa certamente le attese per nitidezza e leggibilità,
ma al livello di qualità intermedio ogni pagina richiede un’attesa
di 13 secondi circa.

Ragionevole il costo degli inchiostri: 9,99 euro per il nero e 14,99 euro per
il colore, il che dovrebbe assicurare un risparmio stimato da Kodak in 100 euro
all’anno rispetto ai costi medi richiesti da stampanti di pari categoria
e ipotizzando volumi di stampa normali per la fascia di mercato di destinazione.

Pro
– Solidità costruttiva, eleganza e compattezza
– Chiarezza pannello di controllo frontale
– Connettività completa
– Immediatezza di configurazione Wi-Fi
– Software e utility curate
– Funzioni complete
– Sistema fronte-retro integrato
– Convenienza dei materiali di consumo

Contro
– Un po’ rumorosa in alcune fasi di funzionamento
– In casi estremi, episodi di inceppamento del fronte-retro
– Velocità inferiore alle attese

Caratteristiche tecniche
Modello: EasyShare ESP9
Produttore: Kodak
Schermo: LCD a colori da 3 pollici
Pannello di controllo: a sfioramento retroilluminato
Interfacce: Wi-Fi, Ethernet, USB, Porta USB host per Pictbridge
Lettore di schede: Compact Flash, Secure Digital, XD, Memory
Stick
Dimensioni: 446x254x432 mm
Peso: 9,9 kg
Materiali consumo: cartuccia nero; cartuccia colori
Altre caratteristiche: funzione fronte-retro automatica; scanner
2400 PPI, 48 bit; alimentatore automatico documenti 35 pagine; fax 14,4 Kbps;
vassoio da 100 fogli
Prezzo: 299 euro (IVA compresa)

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