Il test del Google Mini

Un piccolo server specifico per le ricerche su archivi presenti in rete locale o su informazioni in Internet. Stessa semplicità d’uso del famoso motore di ricerca.

Giugno 2007 Google Mini è un dispositivo hardware e software
per l’indicizzazione del contenuto di sito Internet o di una rete Intranet,
una rete che utilizza gli stessi protocolli Internet, limitata all’interno
di un’organizzazione e accessibile soltanto agli utenti autorizzati della
stessa.
Google Mini è stato realizzato con gli stessi principi che hanno fatto
di Google il motore di ricerca Internet preferito dai navigatori: velocità
di ricerca, alta affidabilità dei risultati e semplicità di utilizzo.

Ricerche indipendenti hanno rilevato che una delle preferenze dei navigatori
Internet è la velocità di ricerca e precisione dei risultati,
i siti che primeggiano in queste due voci sono quelli che ottengono tempi di
permanenza superiori alla media. In ambito aziendale un dispositivo come Google
Mini velocizza e ottimizza le ricerche.
La ricerca rimane
all’interno ed eseguita solo sui siti, server e cartelle indicizzati,
consentendo quindi risultati mirati. La cache di Google Mini inoltre consente di
accedere sempre a un documento anche se il sito da cui proviene non è online per
motivi tecnici.


La gamma dei Mini
Google propone diversi
modelli di Mini, uguali nelle funzionalità e con il prezzo dipendente dalla
quantità di documenti indicizzabile. Si parte dai 1.950 euro della versione base
in grado di memorizzare sino a 50.000 documenti. I modelli superiori con
capacità di 100.000, 200.000 e 300.000 documenti costano rispettivamente 2.995,
5.995 e 8.995 euro. In questa cifra è compreso un anno di assistenza hardware e
software con garanzia di sostituzione in caso di guasto. Per avere l’estensione
della garanzia al secondo anno si devono aggiungere 695 euro al prezzo.

L’hardware del Mini
Google non rende note le informazioni tecniche sull’hardware, indica genericamente
che si tratta di una piattaforma basata su prodotti Intel. Il sistema operativo
è una versione personalizzata di Red Hat Linux. Le dimensioni corrispondono
al formato standard 1U, per l’inserimento in un rack in una sala server
(vedi immagine qui a destra).
La ventola di raffreddamento è talmente rumorosa che è difficile
immaginare una locazione diversa. La livrea blu lo rende immediatamente distinguibile
tra tutte le apparecchiature. Una scelta in parte estetica e in parte pratica
per marcare la differenza, di scopo e funzionalità, tra il Google Mini
e switch e router di rete.

Fase 1: la preparazione
Il Mini ha la stesse interfacce di un computer, è possibile collegare
una tastiera, un mouse, un monitor da cui controllare il caricamento del sistema
operativo. Questo però è tutto quello che si può fare,
è impossibile accedere al sistema operativo e fare modifiche in quanto
protetto da una password. Le gestione avviene tramite un’interfaccia Web
funzionante in qualsiasi browser Internet.
Il Google Mini è dotato di due porte di rete Gigabit contrassegnate dai
colori giallo e arancione, nella dotazione sono inclusi due cavi degli stessi
colori. Il colore giallo serve per distinguere i componenti da utilizzare per
collegare il Mini alla rete LAN. Porta e cavo arancione invece servono per il
collegamento diretto di un portatile al Mini per la configurazione dei parametri
iniziali.

Il cavo è incrociato per la connessione diretta mentre la porta ha un
server DHCP attivo per l’assegnazione automatica di un indirizzo IP. La
configurazione può essere comunque eseguita da un qualsiasi computer
della rete con indirizzo IP rientrante nello stesso segmento dell’indirizzo
predefinito del Mini Google, come indicato nel manuale.
Nella prima parte di configurazione si imposta l’indirizzo IP del Mini
nella rete, il DNS e altri parametri di rete e l’ora. Il server di posta
per l’invio di messaggi di avviso a un indirizzo di posta elettronica.
Terminata questa prima fase, digitando l’indirizzo IP assegnato si accede
all’interfaccia locale di Google Mini in cui si impostano i parametri
di ricerca.

Fase 2: la ricerca delle informazioni
La prima cosa da dire a Google Mini è indicare nella sezione Scansione
e indicizzazione dove si trovano le informazioni da indicizzare. Per accedere
ai documenti la ricerca di Google utilizza i protocolli HTTP (HyperText Transfer
Protocol, lo standard utilizzato dai browser), HTTPS (un HTTP con l’aggiunta
di un livello di crittografia e autenticazione), CIFS (Common Internet File
System, un protocollo per la condivisione dei file) e SMB (altro protocollo
per la condivisione di file e stampanti).
È possibile restringere l’indicizzazione a determinati percorsi
e impedirla per determinati tipi di file, per esempio confinare la ricerca di
un documento all’interno della rete aziendale e escludere dalla ricerca
tutti i documenti con suffisso XLS. Dopo avere specificato questi pochi parametri
è possibile avviare la ricerca e scordarsi di Google Mini.

Il motore di ricerca è in grado di riconoscere sino a 220 tipi di documento,
inclusi archivi compressi e messaggi di posta elettronica. Tramite i moduli
OneBox il Mini può visualizzare all’interno delle pagine di ricerca
le informazioni provenienti da altri sistemi di gestione delle informazioni
come i database Oracle, SAS e altri.
L’ordine delle risposte è generato dall’algoritmo di Google
e non è modificabile. È possibile influenzarlo con il KeyMatch,
cioè indicando una parola chiave che se presente nella ricerca porterà
il documento che la contiene nei primi posti della visualizzazione.

Fase 3: i rapporti
L’amministratore ha la possibilità di personalizzare
l’aspetto delle pagine di ricerca e dei risultati utilizzando l’assistente del
layout di pagina. L’assistente modifica il logo, i caratteri, l’intestazione e
piè di pagina, l’aspetto della casella di ricerca e dei risultati della ricerca.
I siti Web che utilizzano Google Mini possono creare una mappa del sito da
inviare agli strumenti per i webmaster di Google
in modo da migliorare la scansione dei contenuti da parte del motore di ricerca.

Non esiste praticamente situazione per la quale non sia generabile un rapporto:
errori nei collegamenti, stato del sistema, problemi di connessione, stato dei
documenti indicizzati, numero e tipo di pagine visitate e altro. Il tempo di
risposta delle interrogazioni di Google è estremamente rapido (connessione
permettendo), quello di Google Mini lo è ancora di più. Per esempio
se la ricerca di un termine sul Web ha impiegato 0, 12 secondi per la visualizzazione
dei risultati, la stessa ricerca eseguita in Google Mini ha prodotto i risultati
in 0,03 secondi.

Utilizzo consigliato
Per ottimizzare e velocizzare le ricerche dei documenti all’interno di
un sito Intranet o Internet

Pro
– Accuratezza dei risultati di ricerca
– La copia dei file nella cache li rende accessibili anche quando il sito di
provenienza non è funzionante

Contro
– Scarsa modificabilità dell’ordinamento delle risposte

Caratteristiche tecniche
Produttore: Google
Modello: Google Mini
Form factor: 1U rack mountable server (LxAxP – 42,7 x 37 x
4,3 cm)
Interfaccia: 1 gigabit Ethernet
Peso: circa 454 grammi
Voltaggio: 90V-250V
Consumo elettrico: 1,5A, 220V
Dimensioni: 42,2 x 36,6 x 4,3 cm
Prezzo per n. doc. indicizzati: 1.950 euro /
50.000 doc. (IVA incl.) 2.995 euro / 100.000 doc. (IVA incl.) 5.995 euro / 200.000 doc. (IVA incl.)

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