Il test del Garmin Forerunner 201

Poco più grande di un comune orologio, utilizza la tecnologia satellitare per stabilire posizione, velocità di spostamento, altitudine e altro ancora

Settembre 2004 Il Forerunner 201 è un ricevitore satellitare da polso che sfrutta la tecnologia GPS per aiutare gli sportivi durante le sedute di allenamento. Lo si può definire un “personal trainer” in grado di calcolare e registrare velocità, distanza e andatura.

Non richiede alcun tipo di calibrazione manuale ed è alquanto facile da usare. Solo al primo utilizzo necessita di circa quindici minuti per poter ricevere i dati relativi alle posizioni dei satelliti. Ad ogni successivo utilizzo bastano uno o due minuti per potersi “agganciare”.

Quando si parla di GPS è facile pensare ai navigatori satellitari delle moderne automobili con mappe e percorsi e con una dolce vocina che suggerisce di svoltare a destra o sinistra. Il Forerunner 201 non è nulla di tutto questo. Non ha mappe da visualizzare e percorsi da suggerire perché il suo compito non è questo.

Ma allora a cosa serve?
Sostanzialmente serve per determinare in ogni istante l’esatta posizione dell’atleta. Ad inizio allenamento si fa partire il cronometro e al termine lo si blocca. Tutti i dati intermedi vengono automaticamente registrati. Successivamente i dati possono essere consultati per conoscere: durata dell’allenamento, distanza percorsa, velocità media mantenuta, velocità massima raggiunta (questo dato però potrebbe non essere attendibile), dislivello coperto, calorie bruciate.

È anche possibile visualizzare il percorso. Se ad esempio si è corso su una pista di atletica si vedrà sul display un ovale formato da punti contigui che altro non sono che le coordinate (latitudine/ longitudine) della pista.

Volendo compiere più giri dello stesso tracciato è possibile al termine del primo giro “marcarlo” (con la pressione di un tasto), dopo di che ad ogni successivo passaggio il Forerunner 201 rileva automaticamente il tempo parziale. A fine sessione si possono visualizzare i singoli parziali e il tempo totale, oltre che la distanza coperta.

Tra le funzioni interessanti c’è la possibilità di allenarsi per obiettivi con un “partner virtuale”. Se ad esempio si decidesse di percorrere in bicicletta una distanza di 90 Km in massimo tre ore, è sufficiente impostare i dati, far partire il cronometro e durante la seduta di allenamento si può vedere sul display la propria posizione rispetto ad un partner virtuale programmato per raggiungere l’obiettivo. Il ritardo o il vantaggio rispetto al partner è espresso in metri ed è costantemente aggiornato dai dati GPS.

Altra curiosità tecnologica: se ad esempio durante l’allenamento ci si dovesse fermare a causa di un semaforo rosso, o per una foratura o per allacciare una scarpa, con la “pausa automatica” il Forerunner 201 è in grado di bloccare e riattivare il cronometro in modo del tutto automatico.

Tutti i dati memorizzati possono essere scaricati su PC per mantenere un archivio facilmente consultabile. Il programma di gestione va però prelevato dal sito di Garmin.

Caratteristiche tecniche
Produttore: Garmin
Modello: Forerunner 201
Ricevitore: GPS a 12 canali paralleli
Antenna: incorporata
Alimentazione: batteria litio ricaricabile
Autonomia batteria: 15 ore
Dimensioni: 8,2 x 4,3 x 1,75 cm
Peso: 78 grammi
Schermo: 4×2,6 cm: 100×64 pixel

Corpo: impermeabile
Temperatura operativa: da -15°C a 70°C
Marcatura di posizioni: marca e salva fino a 100 posizioni
Ritorno al punto di partenza: navigazione verso la posizione di partenza
Margine di errore: 615 metri
Altro: memorizza fino a 2 anni di allenamenti. Collegabile a PC per scaricare, comparare e analizzare i dati. Cavi per il collegamento in dotazione. Software di gestione gratuito prelevabile dal sito (in inglese)

Voto globale: 9
Prezzo: 199 euro (IVA compresa)

Pro
• Ridotte dimensioni
• Preciso e affidabile
• Ricco di funzioni che aiutano l’atleta negli allenamenti
• Ampio archivio
• Interfaccia in italiano

Contro
• Software di collegamento al PC solo in inglese
• Il dato della velocità massima raggiunta potrebbe non essere attendibile (ma ciò è imputabile alla natura del sistema GPS)

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