Il software italiano esiste. Ditelo a Landolfi

Il software non parla italiano? Ditelo a Teamsystem, Esa, Zucchetti, Microarea.

Per il ministro delle Comunicazioni Landolfi, i software per Internet “non parlano e non pensano italiano” e sono inadatti alle aziende. “I modelli applicativi dei software non sono calibrati per le esigenze delle piccole e delle medie imprese, né di categorie come quelle degli avvocati e dei commercialisti – sostiene Landolfi -. Ecco perché c’é il rischio che le tecnologie vengano utilizzate solo per scaricare la posta”.

Premesso che 01net.it non ha certo intenzione di intromettersi nella campagna elettorale, bisogna rilevare che non è la prima volta che il ministro delle Comunicazioni (ma che ci azzecca con il software?) si occupa di questo argomento. L’aveva già fatto in occasione della sua prima uscita pubblica in un convegno in Borsa a Milano e già allora aveva destato qualche perplessità.

Intanto bisogna capire di cosa sta parlando. Quando intende software per Internet parla dei browser che da tempo hanno una versione in lingua italiana?

Probabilmente no. I software che “non parlano e non pensano” nell’idioma di Dante sono gli Erp, i gestionali che, secondo quanto riusciamo a comprendere, sono studiati solo per imprese anglosassoni inadatti alle Pmi italiane e in particolare per avvocati e commercialisti.

Un vero attestato di stima per società come Teamsystem, Esa, Zucchetti, Microarea e tutte quelle che ci dimentichiamo che propongono proprio Erp per un vasto numero di tipologie di società e categorie professionali.

E noi che pensavamo che il rapporto fra nuove tecnologie e Pmi fosse condizionato dalle ridotte dimensioni delle aziende, da un scarsa cultura informatica, dal fatto che ancora oggi l’Ict è vista solo come un costo e non come un’opportunità.

E
invece non abbiamo capito nulla.
Ci vogliono software che parlino e pensino
in italiano.

Già, peccato che alcune delle aziende citate si siano già attrezzate per fare, oltre ai programmi per le imprese italiane, anche software che “parlino e pensino” in cinese o in serbo.

Qualcuno lo dica a Landolfi.

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