Il ruolo del Tpm sui servizi

Intervista al Ceo di Precise Software, Mark Kremer

Precise Software è un’azienda specializzata in Transaction performance management (Tpm), che era stata acquistata da Symantec. Poi, lo scorso anno, il divorzio: la società guidata da Mark Kremer si è resa nuovamente indipendente. La rappresentanza italiana è affidata a Giacomo Caglioni, il cui compito è portare sul mercato nazionale le proposte di ottimizzazione delle prestazioni applicative e di riduzione dei costi di supporto. Per capire meglio l’orientamento della società, anche sul nostro mercato, abbiamo intervistato Kremer.

Che differenza c’è fra il Tpm e l’Application performance management?

«Il Transaction performance management è la nuova generazione dello storico e più esteso mercato dell’Application management. Come concetto It, il Tpm vede il business come una serie di transazioni. La maggior parte delle aziende può essere definita in non più di 20 transazioni di business cruciali quali order-to-cash, acquisizione di clienti, e così via. Il Tpm misura l’efficacia di un’organizzazione nell’abilitare questi processi fondamentali con l’attuale configurazione It aziendale».

Cosa non ha funzionato con Symantec?

«Non possiamo parlare a nome di Symantec, che rimane un channel partner chiave per Precise. Entrambe le aziende hanno però valutato che una società indipendente focalizzata sul Tpm sarebbe stata in grado di gestire al meglio i clienti Precise che sono 1.500 nel mondo, di cui 500 in Europa. Il nuovo management team di Precise è composto da veterani del settore dell’Application management, ex Mercury, Hp, Ca, Oracle e Peoplesoft. Precise vanta numerosi clienti di tutto rispetto e l’entusiasmo di una start-up senza l’impedimento dei quattro giganti del software: Ca, Hp, Bmc e Ibm».

Le aziende sentono sulla pelle la necessità del Tpm o è una pratica che va loro spiegata?

«Come società tecnologica soddisfiamo le richieste dei nostri clienti, non sviluppiamo soluzioni nella speranza che le acquistino. Le aziende hanno bisogno del Tpm perché oggi vengono misurate sulle transazioni di business. Quando si effettua il check-in in aeroporto, lo shopping online di Dvd o il check out dalla banca online, i clienti interagiscono direttamente con le macchine. Le performance di queste transazioni sono fondamentali per il successo del business e Precise permette di gestire le performance delle transazioni, non solo delle applicazioni».

Quanto dura in genere un periodo di approccio, valutazione dei problemi e creazione della soluzione per un’azienda?

«Dipende da quanto un’azienda si affida alle transazioni e sono molte le variabili da considerare. I nostri clienti possono trarre vantaggio già dopo un mese nel caso di una piccola implementazione o di 5- 6 mesi per le implementazioni più complesse. Alcuni dei nostri clienti stanno monitorando più di 6-8 business unit in Europa».

Cosa offrite: soluzioni o prodotti?

«La soluzione Precise consiste in un monitoraggio trasparente volto a valutare le prestazioni delle transazioni, la correlazione intelligente delle stesse e la capacità di avvalersi della nostra knowledge base, che contiene informazioni provenienti dai clienti e dal lab team. Oltre a questa soluzione personalizzata, gli esperti di Precise spesso aiutano i clienti in remoto e onsite man mano che acquistano confidenza nelle attività di transazioni».

Qualche caso di utilizzo della vostra tecnologia?

«Ne abbiamo diversi, comprese tre delle principali quattro società di telecomunicazioni in Italia. Per esempio Belron, azienda con 25.000 dipendenti, che sostituisce un parabrezza ogni 4 secondi ed è proprietaria di Carglass in Italia, utilizza Precise per monitorare e migliorare le performance dell’infrastruttura multinazionale. In realtà come queste, l’It costituisce un servizio critico per il business, perché se qualcuno si trova il finestrino rotto, deve essere sicuro di poter risolvere il problema al più presto».

Cosa si deve attendere un’azienda dal Tpm, non in senso filosofico, ma numeri alla mano?

«In breve, i clienti Precise devono tutti fare di più con meno. Il Tpm permette loro di mantenere elevati livelli di servizio con team ridotti. Consente anche di ridurre la quantità di hardware o software non necessari che potrebbero non contribuire a migliorare le prestazioni di applicazioni mission critical. O, addirittura, migliorando il funzionamento dell’infrastruttura esistente al punto di ritardare acquisti aggiuntivi di hardware o software. L’utilizzo del Tpm può generare miglioramenti, in termini di Cpu load, throughput delle transazioni ed efficienza del database, dal 20 al 60% e potenzialmente far risparmiare milioni di euro».

Il Tpm è per sempre o si può fare un passo indietro?

«È una sfida costante e a mano a mano che gli ambienti hardware e software evolvono, per esempio a causa della virtualizzazione, riteniamo che l’esigenza per il Tpm sia sempre più pressante. Infatti, come con qualunque altro software, è sempre possibile eliminare il Tpm nel caso fosse necessario. Noi vediamo che i clienti tendono a incrementarne l’utilizzo, non viceversa».

Come si muove Precise in Italia?

«Precise lavora attraverso il canale per soddisfare le esigenze specifiche del mercato italiano e sta cercando attivamente nuovi partner specializzati che possano offrire valore aggiunto ai clienti locali».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome