Il Roi nasce dal consolidamento e dall’on demand

Oracle punta a favorire la logica dell’It come servizio, specie per le Pmi.

Abbiamo chiesto a Sergio Rossi, Amministratore Delegato di Oracle Italia, di esprimersi sul modo in cui le imprese italiane si dovrebbero orientare alla ripresa delle attività di settembre.

Gli abbiamo posto tre domande, una a sfondo tecnologico, una di tenore economico-finanziario e una di stampo previsionale.

Su quale investimento tecnologico, in termini di soluzioni e prodotti, dovrebbero puntare le imprese italiane, alla ripresa di settembre, per riuscire a ottenere un risultato concreto e apprezzabile in termini di Roi?

Consolidamento e innovazione sono le chiavi giuste per ottenere rapidamente il Roi. Un primo modo per ridurre i costi dell’It è diminuire il numero di applicazioni che le organizzazioni utilizzano per il loro business. L’approccio di Oracle è di attaccare la complessità It. In primo luogo abbiamo a disposizione il set di applicazioni orizzontali e verticali più completo del mercato. In secondo luogo proponiamo Oracle Application Integration Architecture, un framework aperto che i clienti possono usare per integrare tali applicazioni best-in-class con le infrastrutture e le applicazioni esistenti in modo semplice, veloce ed efficace dal punto di vista dei costi, risparmiando fino al 40% rispetto a un approccio convenzionale.

Il grid computing rappresenta un’altra ottima strada per risparmiare e guadagnare in efficienza. Uno studio di Mainstay Partners su un panel selezionato di clienti di Oracle Grid Computing ha mostrato come essi abbiano raggiunto un Roi medio del 150% su cinque anni, con un risparmio del 123% nel primo anno sul fronte dell’hardware.

Quali servizi, anche finanziari, possono consentire loro di optare per l’investimento giusto allo scopo?

Il SaaS o il cloud computing. In Italia le piccole e medie imprese sono molte e non hanno la capacità di investire in implementazioni It su larga scala; tuttavia crediamo che sia fondamentale anche per loro beneficiare delle soluzioni all’avanguardia e pertanto Oracle le mette a loro disposizione in modalità on demand. Le soluzioni SaaS o On Demand stanno in effetti garantendo un Roi rapido, senza alcuna spesa in hardware. È possibile cominciare con progetti anche limitati, su cui essere operativi in poche settimane, per poi scalare la soluzione nel tempo. I clienti Oracle On Demand in genere ottengono un Tco inferiore dal 30 all’80%, e questo modello non è valido solo per le piccole e medie imprese: molte grandi organizzazioni stanno ora guardando al SaaS come un modo di garantirsi i servizi It di cui hanno bisogno a costi limitati.

In conseguenza di ciò, in che modo dovrebbero orientarsi alla pianificazione del budget tecnologico per il 2010?

Quando parliamo ai clienti delle strategie per ridurre i costi It, li incoraggiamo a tracciare una roadmap pluriennale e poi a identificare un’area in cui è possibile ottenere risultati in tempi brevi, anche in sei o nove mesi. Si è già detto dell’importanza di un approccio di riduzione dei costi It tramite il consolidamento e la semplificazione, grazie a nuove tecnologie e servizi quali il grid computing e il SaaS; l’altro punto importante è il rinnovamento dei processi.

Un importante focus dei nostri team di sviluppo applicativo è quello di guidare l’innovazione di processo e del lavoro degli utenti. Per le imprese manifatturiere questo può significare ripensare il modo in cui esse progettano, producono e distribuiscono i prodotti a fronte di un rallentamento della domanda, di crescenti pressioni sui prezzi e di supply chain più volatili. Le imprese di prodotti di consumo devono ripensare il proprio approccio alla fidelizzazione dei clienti, magari affiancando ai punti vendita più tradizionali anche canali nuovi come il telefono cellulare.

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