Il rispetto dei budget in cima alle preoccupazioni degli It manager

È quanto emerge da un’indagine commissionata da Mercury Interactive e volta a evidenziare le priorità fra le problematiche che i responsabili dei sistemi informativi si trovano a dover affrontare oggi.

In una recente indagine, Mercury Interactive ha analizzato le principali problematiche che i responsabili It si trovano solitamente ad affrontare. Il primo posto se lo è ampiamente aggiudicato la sicurezza che le implementazioni siano messe in produzione puntualmente e che rispettino i budget prefissati in modo da limitare i rischi di insuccesso. In seconda posizione si è classificato il grado di rilevanza sul budget aziendale della regolarità della manutenzione di applicazioni che non sono pienamente operative. Secondo una ricerca condotta da Gartner Group lo scorso aprile, nel 2001 la spesa mondiale Ict è stata di 2,7 milioni di miliardi di dollari, di cui il 20% è stato sprecato attivando progetti o acquistando soluzioni che non consentono di raggiungere gli obbiettivi inizialmente prefissati.

Alla base di questi sprechi vi è un insieme di costi nascosti generati dal non corretto funzionamento dei sistemi. Mercury Interactive ha individuato come tipiche aree di spreco l’hardware, l’infrastruttura di reti troppo specifica e determinati progetti, specialmente quelli iniziati nell’era della new economy, che non hanno mai visto la luce. Un corretto tuning delle applicazioni eviterebbe infatti di acquistare nuovo hardware e, in molti casi, permetterebbe addirittura di destinare il parco presente in azienda a usi diversi. «In base alla nostra esperienza – ha detto Moshe Egert, presidente di Mercury Interactive Emea – il 98% dei siti attuali presenta problemi critici di scalabilità in fase di testing. Inoltre la grande maggioranza è in grado di scalare solo il 15% della capacità prevista, mentre il 70% dell’hardware è sovradimensionato del 50% rispetto alla funzione che deve eseguire. Infine, addirittura l’84% delle applicazioni non funziona bene e non riesce a vedere la luce».

A fronte di questa situazione, Mercury Interactive propone un approccio di qualità legato all’applicazione. Approccio che si suddivide in due fasi: definita di pre-sviluppo, la prima fase è strettamente legata ai test, il che significa che è di fondamentale importanza eseguire un’approfondita verifica sia dal punto di vista funzionale sia delle performance per valutare il funzionamento dell’applicazione. Il secondo approccio, definito di post-sviluppo, prevede il monitoraggio dell’applicazione e permette di far sì che nel momento in cui questa è in produzione possa essere costantemente controllata. «Siamo pronti a lanciare una sfida alle aziende – ha concluso Luca Cerini, country manager di Mercury Interactive Italia – se in 4-6 settimane non riusciamo a raddoppiare le performance con un processo di ottimizzazione delle risorse restituiremo i soldi».

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