Il redde rationem di Microsoft: -5000

Una trimestrale difficile, ma soprattutto l’incertezza del momento: la società annuncia tagli. 1.400 sono immediati.

Magra consolazione poter dire che alla fine non sono i 15.000 paventati alla fine dello scorso anno.
Perchè la brutta notizia, da qualunque verso la si voglia guardare, è che Microsoft licenzia. Ne licenzia 5.000 e soprattutto annuncia che non rilascerà alcuna previsione di utile da qui alla fine dell’anno fiscale.

I risultati della seconda trimestrale d’esercizio, chiusa lo scorso 31 dicembre, mostrano il segno dei tempi difficili.
Si parla di un +2% nel fatturato, che raggiunge i 16,63 miliardi di dollari, mancando l’obiettivo dei 17,1 attesi dagli analisti.
Gli utili sono invece in discesa: 4,17 miliardi di dollari, pari a 47 centesimi per azione, contro i 4,71 miliardi del pari periodo del precedente esercizio, allora pari a 50 centesimi per azione.
Gli analisti speravano di riuscire a rimanere ancorati almeno ai 49 centesimi.

I tempi cambiano, sostiene la società e annuncia i 5.000 tagli che finiranno per interessare tutte le direzioni: ricerca e sviluppo, venditre, marketing, finance, affari legali, risorse umane, It.
1.400 verranno annunciati immediatamente, gli altri con più gradualità.
L’obiettivo è contenere i costi operativi di 1,5 miliardi di dollari. Numerosi anche gli altri interventi di contenimento della spesa, dai viaggi agli aumenti di stipendio, dal budget per il marketing alle iniziative di formazione.

Il commento della società mostra in pieno il segno del tempo: un rallentamento superiore alle nostre aspettative e un clima di forte incertezza. Non c’è altro da aggiungere.

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