Il progetto Europrofiles delinea le competenze dell’Ict più richieste

Dopo due anni di ricerca a livello europeo, da una rosa di 50 profili individuati in base alle indicazioni delle aziende, ne sono stati selezionati 17, ritenuti fondamentali nell’ambito dell’informatica e delle Tlc. Presentate anche le linee guida per i percorsi formativi.

 


 


Nel marzo del 2000 il Consiglio europeo riunito a Lisbona aveva ribadito il concetto che l’Europa, per diventare una potenza competitiva in grado di affrontare sfide sia economiche che sociali, avrebbe dovuto puntare sulla conoscenza dinamica e far crescere la formazione professionale dei propri abitanti, in particolare nell’ambito delle nuove tecnologie.


In quest’ottica e all’interno di uno scenario in continua evoluzione, che tende ad adottare la pratica del "life long learning" si inserisce il progetto Europrofiles (Certificazione dei profili paneuropei nell’Information society) cofinanziato dalla Commissione europea, promosso e coordinato da Ifoa, Regione Lombardia e Assinform (per informazioni ufficio.stampa@ifoa.it e s.follador@assinform.it). Avviato nell’ottobre del 2001, il progetto si è concluso nell’autunno del 2003, per cui le realtà nazionali coinvolte hanno presentato i risultati del lavoro svolto. Da una dettagliata analisi dei fabbisogni delle aziende europee, il progetto ha evidenziato su scala europea la mappa delle competenze necessarie a operare nell’ambito dell’Ict e su oltre 50 profili segnalati ne sono stati individuati 17 (si veda la tabella); sono stati, inoltre, definiti i percorsi formativi idonei al riconoscimento transnazionale delle qualifiche; è stato, anche, messo a punto un catalogo di 43 unità formative che, variamente combinate, consentono di stabilire i percorsi formativi più efficaci per ciascuno dei 17 profili individuati, divisi in base a tre macroaree: business, It e Tlc (si veda la tabella) per ognuna delle quali corrispondono delle aree e quindi delle figure.


Tra le più nuove segnalate, troviamo il consulente e-learning, definito come la figura principale che guida l’organizzazione nel lancio di un progetto di e-learning, in quanto decide e sceglie le tecnologie necessarie, le metodologie di formazione, i contenuti e i percorsi didattici in funzione degli obiettivi. Per svolgere questa funzione, il consulente e-learning deve possedere una solida conoscenza delle tecnologie Internet e delle principali tematiche relative all’e-business, conoscere le metodologie di progettazione dei materiali didattici e i relativi standard, scegliere la piattaforma tecnologica e il sistema di Learning management system aziendale, in base alle diverse esigenze formative. Deve, inoltre, essere in grado di progettare percorsi di formazione "blended" che rispondano alle esigenze di business, professionali ed education delle organizzazioni.

Multimedia e sicurezza


Un’altra figura evidenziata è quella del multimedia producer. La multimedialità è una delle aree di maggior crescita del settore Ict, che spazia su vari temi, per cui chi segue quest’ambito deve possedere competenze su una vasta gamma di media. L’attività di questa figura professionale si focalizza sulla creazione di contenuti e sulla composizione del palinsesto, per cui necessita di competenze creative e di comunicazione oltre che tecnologiche. Di solito, il multimedia producer è inserito nelle funzioni aziendali dell’It, delle risorse umane e della comunicazione. Tra le figure segnalate dall’Europrofiles non poteva mancare il security manager, a cui è demandato il ruolo di proteggere i dati e le informazioni aziendali da accessi non autorizzati, di rendere disponibili i servizi in rete e di controllare l’utilizzo delle risorse informatiche. Il security manager opera su tre livelli: intranet, extranet e Internet. In particolare, definisce gli standard per la diffusione e circolazione di documenti riservati, vigila sui relativi livelli d’accesso all’interno dell’azienda e sulle applicazioni Internet, garantisce la sicurezza degli applicativi che servono per le attività di business. Le conoscenze messe in campo sono prevalentemente tecniche (apparati di rete, sistemi di firewalling, protocolli di comunicazione), ma è prevedibile un’evoluzione della figura in chiave di organizzatore strategico dei progetti di sicurezza legati al business. Chiudiamo la panoramica con due figure di nuova generazione come il Web developer e lo specialista d’integrazione voce-dati. Il ruolo del Web developer, che si colloca nell’area It, all’interno dei sistemi informativi, è quello di progettare e sviluppare applicazioni, parti di esse o servizi per l’ambiente Web. Tra le sue responsabilità, troviamo lo sviluppo di applicazioni aziendali, anche di tipo e-business. Può creare prototipi, simulazioni e ambienti virtuali per rappresentare la soluzione proposta, utilizza grafici, animazioni, audio e video. Di solito opera all’interno di un team, ma può svolgere il suo ruolo anche in telelavoro. Tra le sue attività principali vanno ricordate l’esecuzione di test delle soluzioni, il disegno di soluzioni adeguate alle esigenze del cliente, usando i media e le opportunità delle nuove tecnologie e realizza pagine Web.


Infine, lo specialista d’integrazione voce-dati si occupa delle problematiche del trasporto della voce su reti, nate originariamente per trasportare dati. Deve possedere le competenze per realizzare una "rete telefonica" basta sulla rete informatica dell’azienda, essere esperto di reti tradizionali complesse, di telefonia e di tecniche avanzate di gestione di traffico dati. Di solito, opera in aziende di grandi dimensioni, ma può essere ricercato anche da realtà di medie dimensioni, che però prevedono un’attività in crescita e che vedono nel trasporto della voce sulla loro rete nuove opportunità di comunicazione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome