Il process lifecycle nel mirino di Global 360

La società texana, che forniva strumenti per la gestione delle informazioni, si concentra oggi sull’ottimizzazione del ciclo di vita dei flussi di processo.

La storia di Global 360 è rappresentabile in una strategia di business in costante evoluzione, un processo puntellato da continue acquisizioni, che in pochi anni hanno ampliato e corretto un focus societario inizialmente concentrato su prodotti di imaging and document management. Da questa prima focalizzazione, derivata principalmente dal portafoglio prodotti ereditato da Wang Software, la società si è, infatti, spostata verso la gestione dei flussi, della process execution e del goal management per approdare, in tempi recenti, all’intera gestione del ciclo di vita dei processi. In questo percorso, fondamentali sono state le sei acquisizioni concluse dal 2000 a oggi: Eastman Kodak, Kofile, ViewStar, Keyfile, Identitech e, infine, Cape Visions, rilevata lo scorso febbraio. Il processo di trasformazione, netto e continuo, non ha risparmiato neppure il cambio di nome della società, fondata cinque anni fa come eiStream e rinominata Global 360 dall’inizio di quest’anno.

Uno sviluppo in parallelo


Dall’85 a oggi, il mercato del software enterprise è stato contrassegnato da un susseguirsi di trend, cui i fornitori di tecnologia hanno costantemente adeguato l’offerta. "La prima grande ondata – ha sottolineato Michael Crosno, presidente di Global 360 -, conclusasi attorno al ’95, è stata caratterizzata dalle applicazioni transazionali. In questo periodo, all’interno delle aziende andavano aumentando le richieste di Dbms, Erp, soluzioni di Sales force automation e middleware. L’avvento di Internet, a metà degli anni 90, ha portato alla ribalta le cosidette Information application, ossia Crm, Enterprise content management e portali, soluzioni che finora hanno giocato un ruolo primario all’interno delle imprese, ma che da qualche tempo stanno cedendo il posto alle process application. Questa classe, che diverrà sempre più rilevante in ambiente enterprise, raccoglie tutte le soluzioni di Business process management e Business process analysis, in grado di gestire i processi non solo automatizzandoli, ma soprattutto ottimizzandoli". La società, dopo una prima focalizzazione nella gestione dei contenuti è passata all’automatizzazione dei processi, puntando dritta proprio alla process optimization. "Nella realizzazione di questo piano – ha continuato Crosno – l’acquisizione di Cape Visions ha rappresentato un tassello fondamentale. La società possiede, infatti, una delle più potenti tecnologie analitiche che, associata agli strumenti di goal management di Global 360, ci permette di offrire sul mercato soluzioni di Bpm di prossima generazione". In cantiere per il 2005, la società conta di affinare ulteriormente quest’offerta con un paio di nuove acquisizioni, "operazioni – ha proseguito Crosno – non di tipo tecnologico, ma caratterizzate da vertical expertise, in modo da ampliare le nostre competenze nell’e-goverment e nella sanità".


Il supporto degli standard


Architetturalmente, la soluzione offerta da Global 360 poggia su un layer di information management costituito dalla piattaforma documentale. Al di sopra si collocano gli strumenti di Process modeling (che si basano su regole e obiettivi da raggiungere) in grado di relazionarsi con i tool di Process execution (che definiscono i flussi, gli accessi agli utenti, i diversi case management). Interagiscono con tutti questi elementi i servizi di Process optimization (analisi, simulazione, performance), dialogando attraverso standard integrativi come Bpel (Business process execution language), Xpdl (Xml process definition language) e Bpmn (Business process modeling notation).

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