Il nuovo vertice firma la crescita di Dell Italia

La filiale nazionale della casa texana, guidata da Jean-Jacques Maucuer, ha messo a segno un primo trimestre di crescita: raddoppiate le vendite di server, +48% quelle dei pc, +60% nei servizi. Ribadito il focus per il mondo B2b.

Una nuova squadra è entrata in forza all’inizio dell’anno in casa Dell Italia. Al vertice, con il ruolo di general manager, troviamo Jean-Jacques Maucuer che vanta un’esperienza ventennale nell’It, mentre in Dell è entrato nel ’98, contribuendo allo sviluppo della divisione Services nell’Europa occidentale. Sotto di lui tre nuovi manager: Vincenzo Esposito, direttore marketing, Giorgio Bramati, direttore della Divisione Enterprise e Mario Innocenti, direttore servizi.


La nuova squadra ha già presentato dati molto lusinghieri per il primo trimestre dell’anno fiscale 2006/2005 (chiuso il 29 aprile): le vendite di server in unità sono cresciute del 100%, portando la società ad acquisire nello specifico settore (secondo Idc) il terzo posto con una quota di mercato dell’11%, i desktop sono aumentati del 48%, i notebook del 30% e i servizi del 60%. Quindi nel mercato totale dei pc, nel primo quarter Dell Italia ha raggiunto il quarto posto (Idc), ma l’impegno di Maucuer è di fare ancora molto meglio.


Nel ribadire che il focus di Dell Italia, che conta 132 dipendenti, è sul business to business (40% grandi aziende e multinazionali, 40% Pmi e 20% Pa) il general manager ha affermato che il modello di vendita diretto, da sempre adottato da Dell, si sta affermandosi anche in Italia, in quanto sono innegabili i vantaggi che per l’utente derivano dal poter dialogare direttamente con il vendor, che non sono solo economici (perché si accorcia notevolmente la catena del valore) ma anche di time to market, in quanto l’utente, sia consumer che enterprise, via Internet può ordinare il pc che desidera, scegliere la configurazione che più gli aggrada e poi essere certo di riceverlo entro sette giorni dall’ordine.


Per i clienti europei la fabbrica di produzione attualmente è quella di Limerick in Irlanda (che a pieno regime produce anche 50.000 pc al giorno) al quale però entro l’anno prossimo dovrebbe aggiungersene un’altra, forse nell’Europa dell’Est.


Per il mercato consumer è, invece a disposizione un call center (in italiano) a Montpellier in Francia, dove l’utente riceve anche un primo supporto tecnologico.


Per le aziende medio-grandi la società prevede anche un rapporto personalizzato e diretto, con anche la possibilità di poter testare in anteprima presso il centro Dell l’efficienza della soluzione scelta.


Bramati a sua volta ha osservato che una delle carte vincenti di Dell (che è il primo vendor di pc negli Usa con una quota del 33% (Idc), è data dalle numerose alleanze strategiche che la società ha siglato con i maggiori player del mercato, a iniziare da Intel, unico fornitore di Cpu, per proseguire con Emc nello storage, con il quale l’alleanza è di tipo industriale, in quanto Dell produce al proprio interno anche i sistemi Emc che vengono venduti sul mercato con il duplice marchio.


Altrettanto forte, ma non esclusive le alleanze con Microsoft, Oracle, Read Hat, Novell e Sap, proprio perché Del ribadisce di non avere un proprio sistema operativo di riferimento. Sul fronte servizi gli accordi internazionali sono con Getronics e Unisys, che supportano gli utenti Dell in fatto di attività di interventi on site, di installazione e manutenzione, per i quali però il punto di raccordo è sempre Dell.

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