Il nuovo marketing passa per i widget

Poche righe di codice da piazzare sui desktop degli utenti. Con news, video ma anche e-commerce. La prossima battaglia del web

Se il 2006 è stato l’anno degli utenti di Intenet, proclamati da Time uomo
dell’anno, il 2007 potrebbe essere l’anno dei widget. O almeno Newsweek la pensa
così. E parla di scommessa per questi aggeggini che “portano il Web all’utente”. I widget sono poche righe di codice che permettono di avere in tempo reale sul proprio desktop le quotazioni di borsa dei titoli preferiti, l’orologio, le previsioni del tempo o altro.

In Windows Vista sono già inseriti e l’utente deve solo
scegliere quali utilizzare mentre chi ha una vecchia versione del sistema
operativo Microsoft se li deve andare a cercare sui tanti siti che ormai li
offrono in rete.




Si tratta di una personalizzazione della
propria
vita online (le informazioni che interessano sono sempre
disponibili sulla propria scrivania) ma anche una di una forma di marketing su
Internet che diventa sempre più interessante. Prima le pagine personalizzate di
Google e Yahoo, poi quelle del New
York Times
e Wall Street Journal piano piano i big
della rete hanno iniziato a offrire ai loro utenti la possibilità di avere
pagine personalizzate. Infine è arrivata Fox Interactive Media
(con i suoi siti tipo Myspace) che ha lanciato SpringWidget (ancora in versione
beta) con una vasta serie di gadget a disposizione degli utenti.


Secondo Steve Rubel, senior marketing strategies di
Edelman (importante società di pubbliche relazioni) i widgets sono il segnale
della fine della pagina come metrica per valutare la popolarità di un
sito
. Il problema è che, secondo Rubel se si legge una notizia
attraverso Google reader il sito di provenienza non registra il clic. In questo
modo, un po’ come succede con i feed Rss, i siti rischiano di perdere un po’ di
page view. Così se da una parte i content provider potrebbero non spingere più
di tanto nell’adozione dei widget, dall’altra l’arrivo dei due nuovi sistemi
operativi Leopard per Mac e Windows Vista dovrebbe dare una certa spinta ai
nuovi aggeggini del Web. E infatti Gabe Dorfman, un pm di Microsoft pronostica
l’avvento di migliaia di widget visto che sono facili da programmare.


L’ondata di widget in arrivo non impedirà però a qualcuno di fare di tutto questo un business. La vittoria infatti andrà a chi riuscirà a federare il più grande numero di sviluppatori per creare un ecosistema di widget. “Piazzare un widget sulla scrivania del pc significa cortocircuitare i concorrenti”, spiega Laurent Taton presidente e direttore generale di Nosibay editore di applicazioni per l’ufficio che parla di “un servizio che sarà monetizzabile”. Pensiamo a un
negozio di e-commerce che in accordo con qualche sito di news piazza il proprio
widget che combina le notizie del giorno con le offerte del sito.




Oppure all’iniziativa delle ferrovie francesi,
Sncf, che per gli utenti del Tgv (il treno francese a grande
velocità) ha preparato un widget che offre gli orari dei treni, le tariffe e
contenuti editoriali. Ma l’utilizzo di questo aggregatori di informazioni,
testi, video e anche giochi non si limita al mondo b2c. Ci sta provando in
Francia un distributore di bevande Prima Gaz
che ha deciso di ravvivare il suo parco clienti anche grazie a un widget che come contenuti offre anche le notizie sul mondo del rugby.
“L’applicazione – ha spiegato la direttrice dell’agenzia che si è occupata dell’operazione, Sabine Maréchal a Journaldunet.com – è stata spedita ai nostri clienti sotto forma di cd. Abbiamo voluto materializzare il widget sotto forma di regalo per dare un significato al suo valore aggiunto” Ottomila kit sono stati distribuiti e il 50% di questi
sono stati installati. Visto che lo spazio a disposizione, la scrivania del pc,
è limitato è facile prevedere che solo le applicazioni più pertinenti
sopravvivranno e soprattutto quelle che forniranno agli utenti una reale valore
aggiunto.




Altri esempio come il widget proposto da
Eurosport o quello del New York Times fanno intuire che i campi
di applicazione sono molto vasti ma siamo solo all’inizio. Per qualcuno il
futuro passa per applicazioni e-commerce intelligenti capaci di
integrare un motore con consigli per proporre agli internauti una selezione di
prodotti vicini ai loro gusti accompagnati da buoni sconto. E poi potranno anche
comunicare integrando le funzionalità del Voip o della messaggeria istantanea.
Tanto per capire l’interesse che gira attorno ai nuovi aggeggini del Web, vale
la pena di segnalare che i due fondatori di Aol, Steve Case e Ted Leonsis hanno
piazzato una chip da 5,5 milioni di dollari nel secondo giro di tavolo di
finanziamenti di Clearspring Technologies un servizio di
syndication di widget.

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