Il notebook con Nt per Digital e meglio di un desktop

L’ultimo portatile di Digital, l’HiNote Ultra 2000 è al centro del rinnovo dell’offerta di mobile computing della casa di Maynard. Alla società, infatti, interessa il tema del "desktop replacement", che allude alla sostituzione …

L’ultimo portatile di Digital, l’HiNote Ultra 2000 è al centro del rinnovo
dell’offerta di mobile computing della casa di Maynard. Alla società,
infatti, interessa il tema del "desktop replacement", che allude alla
sostituzione del pc da ufficio con uno portatile capace, per costituzione,
di rievocarlo senza farlo troppo rimpiangere. Chiaro, quindi, che Digital
orienti la propria offerta "top" verso utenti di fascia alta, perché è n
el
mondo business che si ravvedono le migliori opportunità di crescita. Oggi,
l’unione di business e mobile significa Windows Nt, funzioni di
comunicazione, prestazioni elevate e grande capacità di storage. Temi e
concetti, questi, che Digital ha appunto tradotto nell’HiNote Ultra 2000,
un notebook professionale che è allo stato dell’arte, tranne, per il
momento, nel processore. Quello di bordo non è il neonato Pentium Mmx 200,
bensì il precedente PMmx 166. Motivo della scelta? "La tecnologia che de
ve
consolidarsi – ha risposto il responsabile corporate dell’engineering,
Michele Bovio -. Ma da gennaio ’98 lo monteremo anche noi". La scelta, che
suona un po’ come una conseguenza delle recenti frizioni che Digital ha
avuto con Intel, non offusca certo le restanti feature del prodotto.Il
display, sviluppato insieme a Lg, è un Xga Tft da 14,1 pollici (la stessa
diagonale di un monitor Crt da 15 pollici) e le nuove batterie LiIon
promettono 4 ore di durata. Nt Workstation 4, memoria di 32 Mb, cache L2 di
512 Kb, 2 Mb di Ram video, disco fisso da 3,2 Gb e modem-fax incorporato
completano le caratteristiche "desktop" di questo portatile per il quale
Digital ha fissato un prezzo di listino di 13 milioni e 960mila lire. Chi
lo acquisterà, si porterà in giro 3 chilogrammi di notebook, da trasform
are
in workstation con l’apposita docking che costa un milione e 700mila lire.

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