Il My Internet è anche un po’ italiano

Un’indagine di Nielsen Netratings rivela i contorni del Web 2.0. E il target dei siti principali

Il Web 2.0 con il suo carico di blog, e di siti dove il “controllo del contenuto, generato o no dall’utente è nella mani del consumatore” si fa largo anche in Italia. Attecchisce presso i
navigatori e guadagna spazio nella classifica dei siti più visitati. Secondo
Nielsen NetRatings in gennaio oltre 11 milioni di navigatori hanno visitato
qualche sito riconducibile alla categoria del My Internet. I navigatori che
viaggiano verso siti come Youtube, Wikipedia o Myspace (i più famosi indirizzi
della nuova Internet) consumano molto più web rispetto chi si accontenta
dell’1.0 e permettono all’Italia di rimanere entro parametri europei.


Siamo infatti al quarto posto per il traffico sui siti che Nielsen definisce Giant (Youtube, Wikipedia e MySpace).

L’indagine di Nielsen definisce anche il target di pubblico che frequenta certi siti. Così, le orfane del tamagotchi frequentano Neopets e Piczo, gli under 18 vivono la loro seconda vita su Habbo, fra i 18 e i 24 anni si va preferibilmente su Second Life, mentre gli over cinquanta preferiscono siti di photo e communities.
In generale il 47% sono heavy users, manifestano un forte interesse verso i siti di news e trascorrono più tempo sulle pagine che ospitano advertising. Una manna per chi fa comunicazione in rete se non fosse che stiamo parlando di gente un po’ infedele che sulla pagina ci sta la metà del tempo di un utente non Web 2.0 e che soprattutto vuole un maggior controllo della sua esperienza con l’adv online.

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