Il monitoring delle attività di business a servizio dell’impresa predittiva

Con il rilascio della piattaforma Ensemble, InterSystems ha deciso di giocare un ruolo chiave nel comparto dell’integrazione. Trevor Matz, managing director Enterprise application integration della società, fa il punto sulla nuova offerta e sui trend emergenti di questo mercato.

L’americana InterSystems, nota ai più per il database post-relazionale Caché, ha deciso di giocare un ruolo fondamentale nel nuovissimo comparto del Business activity monitoring e, più in generale, in quello dell’integrazione applicativa (Eai). Lo fa con la neonata piattaforma Ensemble, che racchiude in un’unica soluzione funzionalità di integration server, application server, un database a oggetti molto potente e un ambiente di sviluppo e integrazione. Per inquadrare i trend in atto nel mercato dell’Eai e il ruolo che InterSystems intende svolgere in questo segmento abbiamo sentito il parere di Trevor Matz, managing director Enterprise application integration della società.

Come prevede cambierà il mercato dell’Enterprise application integration nel corso dei prossimi anni?


“Si tratta di un mercato che è stato guidato, in passato, dalla necessità di consolidamento dei dati che risiedono su diverse fonti, derivati da diverse applicazioni dipartimentali indipendenti. Parallelamente oggi, però, si fa strada il Business process managemet (Bpm), sempre più adottato dalle aziende nel tentativo di ridurre i costi, automatizzando il workflow tra differenti applicazioni. Le tecnologie Web, in aggiunta, hanno fornito agli utenti l’opportunità di un accesso facile, diffuso e personalizzato alle informazioni aggregate.
Due trend sembrano emergere in questo contesto, basati sul Composite application development (Ca) e sul Business activity monitoring (Bam). L’opportunità di sviluppare applicazioni complesse aumenterà parallemente alla necessità di ottimizzare gli investimenti It sostenuti in passato. Questo potrà rivelarsi nello sviluppo di nuovi software, così come nella personalizzazione di pacchetti oppure nell’estensione delle funzionalità di altre applicazioni. In ogni caso, la convergenza degli ambienti di sviluppo e integrazione è inevitabile e, in questo rinnovato contesto, nuove funzionalità dovranno essere create sulla base delle applicazioni già utilizzate in azienda. Le tecniche di intelligenza diffusa, che in passato servivano a fornire risposte a posteriori al management, saranno riapplicate al Bam per supportare quella che Gartner ha battezzato impresa predittiva. Con l’integrazione aziendale arriva anche l’opportunità di ricondurre a unità i Kpi in tempo reale, per fornire un feedback immediato sui processi di business e consentire gli aggiustamenti in corso d’opera”.

Chi sono gli attori del mercato Eai, chi sono i potenziali entranti, chi è destinato a sopravvivere in questo comparto e chi, per contro, sparirà? InterSystems si affaccia a questo mercato un po’ più tardi rispetto agli altri, non è forse troppo tardi?


“Gli attori del mercato Eai che si sono rivolti ai segmenti del consolidamento dati, dei portali, della messaggistica e della gestione dei processi vedranno i propri margini assottigliarsi progressivamente. Questo accadrà in concomitanza con la progressiva maturazione del mercato e allorquando gli standard emergenti come Jms e Soa ridurranno i servizi di integrazione alla stregua di commodity. Anche se i Web service si propongono come ponte tra i mondi Java e .Net, è pur sempre vero che il problema della eccessiva complessità degli ambienti It rimane ancora irrisolto.
Le fusioni e le acquisizioni, in questo mercato, saranno quindi sempre più comuni. Sta succedendo in questo periodo con Ascential, che ha acquisito Mercator e con Documentum, di recente rilevata da Emc, Vitria e Tibco, per contro, stanno cercando di diversificare la propria base di clienti mentre il mid market crescerà, anche perché i fornitori di server logici come Bea e gli specialisti di Eai come WebMethods si stanno progressivamente aprendo nuovi spazi nel segmento Ca. Anche Microsoft non starà a guardare e continuerà a dominare lo spazio dei linguaggi di sviluppo includendo le proprie tecnologie Windows all’interno delle interfacce di programmazione e replicando in questo spazio la stessa strategia adottata con successo sul fronte desktop.
I clienti richiedono sempre più di potersi rivolgere a un’unica piattaforma, in grado di coordinare i loro dati, gestire i processi di business, sviluppare applicazioni complesse e implementare il Business activity monitoring. Ensemble è l’unica piattaforma in grado di garantirlo, incorporando funzionalità di application e integration server, database e ambiente di sviluppo in un unico prodotto. Il nostro recente ingresso nel mercato dell’integrazione assume, pertanto, un ruolo chiave. Vantiamo 25 anni di esperienza nelle piattaforme di sviluppo e possiamo sfruttare l’ampia base installata del nostro database a oggetti Caché. Questa piattaforma sveltirà i processi di integrazione applicativa permettendo alle organizzazioni di visualizzare e implementare rapidamente nuove soluzioni aziendali che ottimizzano le funzionalità delle attuali applicazioni, orchestrando i processi di business e integrando i dati distribuiti nel sistema informativo aziendale”.

Quali sono i trend che caratterizzano lo spazio Eai e come Ensemble e InterSystems sono in grado di soddisfare queste nuove esigenze?


“Molti attori del mercato Eai offrono soluzioni specifiche, mirate a risolvere particolari problemi come il coordinamento dei dati, la messaggistica, la gestione dei processi o i portali. Oggi gli stessi attori mirano ad ampliare la portata di queste soluzioni attraverso fusioni e acquisizioni. Questo significa che ciascun progetto che coinvolge le loro piattaforme deve richiedere un’integrazione mirata. Sviluppo, storage e gestione dei dati sono, quindi, spesso duplicati in ogni subset di queste soluzioni. Questo genera una dilatazione dei tempi, complica gli skill richiesti e limita le performance, ingenerando un alto tasso di fallimento dei progetti.
Ensemble è stato pensato proprio per permettere alle aziende di implementare il Business activity monitoring, visualizzando i processi attuali e quelli nuovi, sviluppando applicazioni complesse”.

Il leader del mercato Eai è, al momento, Ibm, molto ben posizionata sul fronte dei servizi e della consulenza. InterSystems si vanta di essere forte sotto il profilo tecnologico, lei pensa che questo possa essere la chiave del successo in questo spazio di mercato?


“Ibm continuerà a mantenere la leadership di questo mercato frammentato, con una quota approssimativa del 20%, forte dell’eccellente qualità dei suoi servizi di consulenza. L’integrazione, infatti, richiede forti capacità di gestione dei cambiamenti. Tuttavia, questi mercati richiedono progetti di integrazione che siano sempre più veloci, meno complicati e meno costosi e proprio a queste aziende noi ci rivolgiamo con Ensemble.


Microsoft, per contro, si prepara a scombinare il mercato di fascia bassa, meno dipendente dagli uomini e più legato all’intuitività delle tecnologie. Ensemble ci permetterà di inserirci tra questi due approcci, col nostro ruolo di partner tecnologico di riferimento. Intendiamo sviluppare, infatti, una serie di accordi di partnership con alcune società di consulenza di primo piano. In aggiunta a questi partner chiave, stiamo valutando anche alcuni system integrator e consulenti di secondo livello, con provata esperienza in specifici settori verticali, ma anche consulenti di terzo livello, che dimostrino una conoscenza tale della soluzione Ensemble da riuscire a proporla con successo nelle gare per grandi progetti”.

Chi sono i concorrenti di questa nuova soluzione e a che target si rivolge?


“Le funzionalità di integrazione a tutto tondo di Ensemble pongono questa soluzioni in competizione diretta con tutti i fornitori di soluzioni Eai. In particolare, ci scontreremo con Ibm e Microsoft in linea generale e con società specializzate in specifici segmenti verticali quali SeeBeyond nel sanitario ma, soprattutto, con Bea e WebMethods nel nascente spazio del Composite application development. È ancora prematuro, invece, stabilire quale sarà il ruolo degli specialisti di intelligenza diffusa come Business Objects, Cognos e Sas nello spazio del Bam, ma è probabile che noi dovremo competere con loro o integrare le loro soluzioni. Tuttavia, riteniamo di avere un vantaggio competitivo fondamentale, che ci deriva dall’inclusione, all’interno della nostra soluzione, di un motore a oggetti che permette di immagazzinare ogni messaggio e di scalare a livelli di transazione che sono impensabili per qualsiasi competitor.
La nostra architettura flessibile Universal service, che include funzionalità di virtualizzazione delle risorse in input e in output, unita alla componente Visual Trace, che permette di avere una vista semplificata di tutti i processi di integrazione, anche i più complessi, rende la soluzione Ensemble fortemente competitiva”.

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