Il Mobile payment è pronto a partire

Secondo l’osservatorio del Politecnico si stanno creando le premesse perché il sistema inizi a marciare

Lo utilizzano in pochi e molti di più vorrebbero farlo. Soltanto che l’offerta non è abbondante anche se si stanno creando le premesse perché il sistema inizi a marciare. Per questo la School of management del Politecnico di Milano afferma con il suo ultimo osservatorio che per quanto riguarda i pagamenti tramite cellulare siamo “ai blocchi di partenza”.


Due le declinazioni principali di questo tipo di pagamenti.


Mobile remote payment, ovvero i servizi che consentono di effettuare un pagamento a distanza tramite rete cellulare (Gsm, Gprs, Umts, Hsdpa, ecc.), quali il pagamento dei parcheggi o la ricarica di una smart card per il video on demand su Tv digitale terrestre.


Mobile proximity payment, i servizi in cui il pagamento viene effettuato in prossimità, ossia vi è una vicinanza fisica tra acquirente e prodotto/servizio acquistato, quali ad esempio la spesa presso un punto vendita della grande distribuzione o il pagamento del biglietto su un mezzo di trasporto. Le tecnologie che abilitano questi servizi sono le tecnologie a corto raggio come Rfid, nella declinazione più rilevante Nfc (Near field communication), QrCode (codici visivi bidimensionali) o Bluetooth.


I servizi però non sono molto diffusi. In Italia a dicembre 2009 sono state identificate 26 applicazioni di Mobile remote payment, un solo progetto sperimentale di Mobile proximity payment, 7 applicazioni di Contactless payment e qualche sperimentazione di Mobile proximity marketing & service.


Eppure l’osservatorio dell’ateneo milanese sostiene che i consumatori sono abbastanza propensi all’utilizzo di questi servizi.


Secondo Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’osservatorio Nfc & Mobile payment, “gli italiani che utilizzano il Mobile payment sono ancora una porzione estremamente limitata, se si escludono le donazioni tramite Sms premium. Nel 2009 il valore delle transazioni legate ai pagamenti via mobile,escludendo i contenuti digitali come giochi, informazioni, musica o suonerie, non ha superato le poche decine di milioni di euro ed è stato generato, principalmente, proprio dalle donazioni e dalle ricariche del credito telefonico”.

A conferma di questo, un’indagine specifica sui consumatori italiani, volta a studiare la loro sensibilità e il loro approccio verso il Mobile proximity payment, evidenzia che un numero irrisorio di italiani (che non consente neanche di dare una indicazione quantitativa statisticamente significativa) ha dichiarato che negli ultimi 12 mesi ha usato il cellulare per “acquistare beni o servizi via sms” (parcheggio o l’ecopass), mentre il 18% ha indicato di averlo utilizzato “per beneficenza inviando un sms”.

Sono però oltre il 40% gli Italiani che si dichiarano molto attirati dalla proposta di un servizio di pagamento con telefonino che sia rapido, sicuro, facile da usare e questo lascia ben sperare nella veloce diffusione dei servizi di Mobile proximity payment non appena il sistema di offerta li renderà disponibili.


In effetti l’offerta di questo tipo di servizi in Italia è ancora in fase embrionale, sia in termini di diffusione tra gli utenti sia in termini di volume transato. Sono comunque in crescita le applicazioni di Mobile remote payment offerte sul mercato, dal pagamento del parcheggio tramite un Sms, al pagamento dei biglietti sul Mobile site di Trenitalia. Il buon numero di applicazioni presenti evidenzia una notevole effervescenza nel mercato – molteplici piattaforme con caratteristiche differenti – dall’altro mostra una mancanza di standardizzazione, che è anche in parte la causa della limitata diffusione di alcune applicazioni troppo specifiche e settoriali.

Nel Mobile proximity payment, invece, non vi sono offerte attive, ma solo sperimentazioni (la più significativa promossa dal Credito Valtellinese). Un possibile elemento propulsore è la diffusione delle reti di accettazione delle tecnologie contactless grazie ai progetti di Contactless payment. Vi sono, infine, pochi, ma interessanti, casi di Mobile proximity marketing & service, che consentono di comprendere meglio le potenzialità delle tecnologie Nfc abbinate al telefono cellulare. I servizi di Mobile remote payment passano da 69 nel 2008 a 78 nel 2009 (+13%). I principali servizi di Mobile remote payment offerti sono il pagamento della sosta (42%), il pagamento nel settore dell’intrattenimento (17%) e le ricariche telefoniche (14%).



Dalla dinamica dell’ultimo anno emergono alcuni trend interessanti in relazione alla composizione della tipologia di servizi. Il pagamento della sosta continua ad essere il principale servizio offerto per la semplicità nell’utilizzo e la comodità per gli utenti. I servizi di Mobile payment nel settore dell’intrattenimento sono diminuiti rispetto al 2008. Tra i servizi non più attivi vi sono alcuni sistemi di pagamento dello skipass tramite Sms, mentre sia Sky sia Mediaset Premium offrono il pagamento del Pay per view di spettacoli su Tv digitale o satellitare tramite Sms.



Crescono i servizi per le ricariche telefoniche degli operatori di telefonia mobile che sfruttano pienamente le peculiarità del telefono cellulare, quali immediatezza e mobilità. Aumentano anche i servizi per il pagamento dei trasporti pubblici e crescono sensibilmente i servizi categorizzati come “altro” che includono l’acquisto di diversi beni: dall’abbigliamento di lusso (ad esempio la collezione dell’Emporio Armani dal Mobile site o i beni di lusso sull’applicazione mobile di Yoox). Si quadruplicano i servizi attivabile tramite Mobile Internet o applicazione (passando dal 9% del 2008 al 24% nel 2009), ma l’Sms rimane la tecnologia predominante.


Il messaggio di testo continua a essere la piattaforma maggiormente utilizzata (77% dei servizi analizzati), triplicano rispetto al 2008 i servizi che utilizzano la connessione dati, raggiungendo il 24% del totale dei servizi. La connessione dati include sia il Mobile Internet (cioè browsing da telefono cellulare su siti ottimizzati per il Mobile, pari al 17% del totale servizi e al 68% dei servizi che richiedono connessione dati), sia le applicazioni (cioè applicazioni java o specifiche per alcuni cellulari – come ad esempio per Nokia o iPhone – installabili sul cellulare, pari al 12% del totale dei servizi e al 48% dei servizi che richiedono connessione dati).


Questa crescita rilevante rispecchia il fenomeno del Mobile Internet che si sta affermando grazie alla diffusione di cellulari evoluti (smartphone) e alla riduzione delle tariffe di navigazione per l’utente (ad esempio tariffe flat, promozioni). Iniziano ad aumentare anche le applicazioni per il Mobile payment (ad esempio l’applicazione di Trenitalia o di Medusa Cinema per prenotare e acquistare il biglietto tramite cellulare), grazie anche alla diffusione degli Application store da cui è possibile scaricare, con facilità, varie tipologie di applicazioni (dall’Apple Store è possibile scaricare l’applicativo di Yoox o quello di Nike) .

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