Il mobile aiuta il pronto soccorso

I servizi medici di urgenza sono un eccellente banco di prova per le soluzioni mobile. L’esempio arriva dalla Francia, dove sono già in atto alcune sperimentazioni che coinvolgono il Samu (Service d’aide medicale d’urgence). Le soluzioni utilizzate dev …


I servizi medici di urgenza sono un eccellente banco di prova per le soluzioni
mobile. L’esempio arriva dalla Francia, dove sono già in atto alcune
sperimentazioni che coinvolgono il Samu (Service d’aide medicale d’urgence).
Le soluzioni utilizzate devono comprendere un notebook collegato via Bluetooth
all’apparecchiatura medica presente su un’autoambulanza (l’elettrocardiogramma,
per esempio), con possibilità di utilizzare penna ottica o comandi a
voce e differenti tecnologie di comunicazione che vanno dal Gsm al Gprs, fino
al satellite per trasmettere le informazioni relative allo stato del paziente
all’ospedale.

Ibm è una delle società coinvolte in questi progetti. La filiale
francese di Big Blue ha messo in campo la sua architettura wireless e la sua
esperienza nel settore sanitario. Si tratta di un’architettura che risponde
alla concezione transalpina del pronto soccorso come sottolinea Laurent
Treluyer
, medico d’urgenza e, in questo caso, consulente Ibm. «Contrariamente
ai paesi dove i servizi d’urgenza sono affidati al personale paramedico che
ha come missione principale quella di portare il paziente il più presto
possibile al primo ospedale, le equipe Samu che sono sistematicamente accompagnate
da medici, trattano il più in fretta possibile il paziente prima di arrivare
in ospedale»
. La possibilità di attingere già a bordo
dell’autoambulanza a informazioni utili fino ad arrivare alla cartella clinica
del paziente presenta tre principali vantaggi per la medicina d’urgenza. Innanzitutto,
migliora la qualità delle cure con l’accesso per esempio ai protocolli
o alle guide per gli esami tossicologici. L’efficacia dell’intervento è
aumentata da quando esiste lo scambio di dati in tempo reale con l’ospedale,
tenendo conto, poi, che lo scambio di informazioni con gli specialisti presenti
si rivela prezioso quando si prendono decisioni in pochi secondi. «Nel
caso di un infarto al miocardio, l’analisi dell’elettrocardiogramma può
determinare il luogo d’accoglienza e il modo di trasporto del paziente o permettere
di anticipare la preparazione di una sala operatoria»
sottolinea
Treluyer.

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