Il mercato degli hard disk risente della crisi dei pc

La contrazione nelle vendite di pc sta influenzando anche il segmento dei dischi fissi. Per far fronte a una domanda in calo e a margini sempre più risicati, i costruttori cercano fortuna in altri settori, primo fra tutti quello dell’elettronica di consumo

Se dal punto di vista tecnologico il settore degli hard disk segue una ben
precisa tabella di marcia che porta ogni anno al raddoppio della capacità (entro
la fine del 2001 si dovrebbe superare la barriera dei 137 GB), sul versante
commerciale sta registrando un rallentamento della domanda, dovuto in massima
parte alla generale contrazione del mercato dei pc. A questa conclusione è
giunta la società di ricerca Morgan Stanley a fronte di un’indagine specifica sul
segmento. Ma non solo. L’azienda ha rincarato la dose, dicendo che le cose
potrebbero anche peggiorare entro la fine dell’estate.


D’altra parte sono finiti da un po’ i tempi delle vacche grasse, in cui i
margini erano elevati e chi operava nel settore vedeva le proprie casse
rimpinguarsi in modo costante: l’arrivo dei computer a basso costo ha portato a
profitti ridotti all’osso. C’è quindi stato l’ovvio consolidamento del mercato e
i tre player maggiori, Maxtor, Seagate e Western Digitial, hanno cercato di
diversificare la produzione nel tentativo di ritornare a fatturati interessanti.
Uno dei settori che sta iniziando a presentare una certa domanda di hard disk è
quello dell’elettronica di consumo, anche se Morgan Stanley ritiene sia un
business che potrà dare risultato soddisfacenti esclusivamente a lungo termine e
solo entro la fine del prossimo anno si potrà iniziare a parlare di volumi
interessanti. Il motivo di questa affermazione va ricercato nella lenta crescita
che stanno conoscendo prodotti come i videoregistratori basati su hard disk: un
esempio viene dalle statunitensi TiVo e ReplayTv che avevano pronosticato
vendite nell’ordine dei milioni di pezzi e invece al momento si parla solo di
centinai di migliaia. Va però detto che i prezzi di tali videoregistratori sono
ancora tropo alti per consentire una diffusione su larga scala.


Dal canto suo, Idc prevede che quest’anno dovrebbero essere messi in
commercio circa 209 milioni di hard disk, il 71% dei quali dovrebbe essere
indirizzato al mercato dei pc desktop, che quindi rimarrebbe pressoché stabile
rispetto allo scorso anno. E grazie anche all’acquisizione di Quantum, leader
del settore si attesta Maxtor, con il 35,2% di share, seguita da Seagate con il
24,7 per cento. Secondo Idc, le cose dovrebbero andare un po’ meglio nel 2002,
in cui la produzione dovrebbe raggiungere i 259 milioni di prezzi. Un aiuto
nelle vendite potrebbe venire dal mercato delle console per i videogame, che con
l’arrivo di nuovi prodotti come la Xbox di Microsoft potrebbe assorbire un
numero notevole di hard disk.

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