Il Linux di Red Hat diventa architettura

Arriva Red Hat Enterprise Linux 3, più che un sistema operativo, un layer per piattaforme integrate open source.

23 settembre 2003

Red Hat si appresta a lanciare la versione 3 della propria distribuzione Enterprise Linux, che, oltre a essere un upgrade, pare portare con se un carico semantico capace di delineare l’architettura che la società americana intende costruire.


Trattasi, ovviamente, di architettura open source, della quale Enterprise Server 3 sarrebbe il primo livello, sul quale costruirne uno di applicazioni e servizi (e quindi middleware) con cui, fra l’altro, eseguire operazioni di virtualizzazione di sistema e di hardware.


In cima alla costruzione, poi, ci sarebbe il livello applicativo puro, da consegnare come interfaccia all’utente, fatto di programmi della stessa Red Hat, ma, sperano a Raleigh, North Carolina, sede della società, anche di tante terze parti.


Red Hat già offre applicazioni per abilitare il lavoro dei client come Portal Server e Content Management System, che fanno parte di un portafoglio genericamente chiamato Enterprise Applications, che dovrebbe ingrandirsi, nel 2004, con la disponibilità della Cluster Suite e della Developer Suite.


La Red Hat Cluster Suite, che raccoglie le funzioni prima incluse in Enterprise Linux 2.1, è destinata a supportare il clustering per l’alta disponibilità fino a otto sistemi. La Developer Suite è un Ide basato sul progetto open source Eclipse, per lo sviluppo in C, C++, Java per tutti gli Os, da Linux a Windows.


In qualità di layer architetturale, dunque, Enterprise Linux 3 avrà anche funzioni di sistema, come il supporto di varie piattaforme di processo, dai 32 e 64 bit Intel ai 64 bit di Amd, dai PowerPc ai mainframe Ibm.


Significativo il supporto fino a 16 Cpu x86 in ambienti simmetrici e il superamento del limite di 1 Gb di kernel virtuale. In Enterprise Linux 3, infatti, ogni dominio vede assegnarsi 4 Gb, fino all’occorrenza di 64 Gb di memoria totale di sistema.


La nuova versione di Linux sarà disponibile per ottobre, nelle solite tre declinazioni che Red Hat destina al mercato enterprise, per ambienti mission critical, per file e print server e mail server, e per le workstation.

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