Il lavoro in mobilità rafforza i processi

Strumento di cambiamento organizzativo, il mobile business sta sempre più crescendo. E se le applicazioni più diffuse si concentrano ancora in ambito vendite, la tecnologia prosegue nel suo cammino di consolidamento (con qualche afflato di rischio)

Tra applicazioni tradizionali, mobilità operativa e trasmissiva, le tecnologie di mobile business stanno diffondendosi ben oltre la semplice fruizione della mail. Ancora con qualche titubanza su sicurezza, fruibilità e complessità, le imprese italiane fanno della connessione costante, con la possibilità di ricevere informazioni in tempo reale e indipendentemente dal luogo dove ci si trova, un obiettivo, a prescindere dai settori di attività.

I cambiamenti, di ordine tecnologico e organizzativo, derivanti dall’evoluzione del mobile & wireless, le aree di consolidamento affiancate da quelle di rischio, i benefici concreti e intangibili, nonché le opportunità in ambito Sales force automation (il più diffuso ma non l’unico) sono stati al centro di un incontro sul tema del lavoro in mobilità che, organizzato dal Club Bit di Treviso, ha coinvolto diversi responsabili dei sistemi informativi.

E se il mobile office mette tutti d’accordo sul fatto che, grazie anche all’avvento della banda larga, i processi ne escono rafforzati, l’interoperabilità tra sistemi e l’integrazione con la telefonia fissa rappresentano la sfida del futuro, poiché, come detto da Bruno Cocchi, direttore tecnologie dell’informazione del gruppo Coin, «Le persone in movimento sono e saranno un tema quotidiano. Rimanere costantemente in contatto con l’ecosistema aziendale è una necessità, motivo per cui al nostro interno, già da anni, i dati di vendita sono disponibili in mobilità sia su pc che su palmare, così come da quest’ultimo, tramite browser, è possibile accedere alla rubrica telefonica, con indicazione della linea gerarchica corrispondente, di tutti i dipendenti. Come lo fu Internet, anche la mobility rappresenta un grosso salto di qualità in direzione del vantaggio competitivo dell’impresa e della soddisfazione dei colleghi che si amplieranno ulteriormente quando il management delle società sarà formato dai nativi della generazione digitale. Open source e sicurezza, poi, sono aspetti che devono avere un peso rilevante nei progetti».

Che la security sia «un pilastro indiscutibile» è un pensiero condiviso anche da Claudio Umana, a capo dell’It di Fracarro Radioindustrie (ricezione e distribuzione dei segnali audio, video e dati), secondo il quale, però, «la si dà, spesso, per scontata o la si considera inarrivabile. Bisogna, invece, lavorare in direzione della “ragionevole certezza”, senza porre limiti alle infrastrutture che si andranno a utilizzare. Certo, nel mobile, un ruolo di rilievo è giocato anche dall’impiego di protocolli standard, dalla competenza e disponibilità del partner prescelto e della banda che, invece, nel nostro paese, non è diffusa in modo omogeneo, aspetto che cambierà sicuramente con il crescere della domanda e degli utilizzi». La connessione costante tra le persone è dal 2005 tra gli interessi di Fracarro Radioindustrie e lo scorso anno è stata adottata la tecnologia Hsdpa (High Speed Downlink Packet Access), grazie alla quale la forza vendita è in grado di lavorare sui dati aziendali da remoto, lanciando stampe che arrivano direttamente in ufficio.

Progetto orientato all’automazione della forza vendita è stato anche quello di Luxottica che nell’intento di ridurre l’utilizzo della carta e la percentuale di errore ha coinvolto circa 1.300 dipendenti nel mondo (Europa, Stati Uniti, Giappone, Australia e altre nazioni) che ora possono inserire ordini, tracciare appuntamenti, autorizzare resi, consultare dati anche da palmare. «La perplessità iniziale delle persone ha ora lasciato il posto alla soddisfazione – ha spiegato Dennis Orsolin, project manager della multinazionale dell’occhiale -, rendendo possibile una maggiore interazione con le informazioni, ora più facilmente fruibili. Dopo aver svolto uno studio funzionale, abbiamo commissionato gran parte del progetto in outsourcing avendo come obiettivo la certezza che i dati giungessero effettivamente alle persone giuste al momento giusto».

Un atteggiamento attendista è, invece, quello adottato da Breton (impianti per la fabbricazione della pietra composita) che sul mobile, inteso dal punto di vista dei palmari, è ancora affacciata alla finestra: «L’approccio tende a essere moderato – ha specificato il responsabile dei sistemi informativi, Antonio Nardo – e per ora riguarda la consultazione della posta, l’impiego di notebook e la possibilità data al team It di controllare i sistemi da remoto».

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