Il grid prende piede

Ibm prosegue sulla strada della diffusione delle architetture computazionali a forma di griglia. E UniCredit le va dietro.

Ibm sta ampliando continuamente il proprio impegno in ambito grid computing.
Lo fa con senso pragmatico, evidentemente ritenendo ormai terminata la fase della filosofia e alimentando i programmi pratici da proporre agli utenti, come il Ready for Grid Computing program, che, via via, sta diventando sempre più articolato.


L’iniziativa Grid and Grow (che già nel nome sottende le capacità di crescita tecnologica che produce la messa in “griglia” di risorse di computing) ora raccoglie anche la partecipazione di Sas e Absoft.


La prima ha pronta un’applicazione disegnata per adeguare al grid computing le infrastrutture informative delle società dei comparti industriale, pubblico e finanziario, mentre la seconda fornisce un software development kit per l’High performance computing da integrare con le soluzioni di Grid and Grow.


Nell’occasione, coincidente con il Grid World, manifestazione tenutasi a Boston, Big Blue ha citato anche due casi di grid computing di valore mondiale. E se uno riguarda una banca regionale giapponese, la Higo Bank, che con una struttura grid di cui fanno parte server pSeries (Unix), sistemi Total Storage (array e nastri), database Db2 e middleware WebSphere Information Integrator, eroga prestiti velocizzando al limite del real time i calcoli di merito, il secondo è nazionale.


UniCredit, infatti, utilizza un grid finanziario che fa girare un software di gestione rischi (DataSynapse GridServer), per un totale di 44 server blade Hs20, su sistemi BladeCenter, con RedHat Linux Enterprise 3, che erogano calcoli di risk management e di analisi in tempo reale.

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