Il grid computing si espande verso il software

Cresce l’interesse verso un concetto tecnologico indirizzato all’ottimizzazione delle risorse It. Oracle vi ispirerà le prossime versioni del database e dell’application server, mentre Hp sta riorganizzando in tal senso l’offerta di servizi. E Sas apre la via alla Business intelligence.

 


Si sta facendo via via più nutrita la schiera di vendor che si sta lanciando sul nuovo fronte del grid computing. Se Ibm ha un po’ aperto la via, e altri grandi nomi, come Hp e Sun, si sono rapidamente adeguati, oggi tocca anche agli specialisti software proporre prodotti o soluzioni adattate per le configurazioni a "griglia". Operativamente, tutti interpretano il grid come un pool di risorse informatiche (hardware e software) che virtualmente funzionano come un’unica entità, potendo contare su un load balancing automatico, basato su specifiche policy.


Fra le aziende pronte a scommettere su questo fronte, al punto da ispirarvi tutti i futuri aggiornamenti di prodotto, troviamo Oracle, che ha introdotto ai partecipanti di OracleWorld 2003 la strategia della società in materia di grid computing e le prime anticipazioni sul futuro database Oracle 10g. Il management ha posto molta enfasi su quanto è andato a descrivere, anche se la visione della società, in verità, appare, per ora, abbastanza limitata, poiché 10g è destinato a funzionare solo in abbinamento ad altri software Oracle grid-enabled, mentre sarà Enterprise Manager, per il quale è prevista un’espansione, a essere in grado di lavorare con i framework di system management di altri costruttori. L’Application Server di Oracle sarà anch’esso aggiornato alla versione 10g. Il vendor ritiene che la propria sia una strategia più realistica rispetto a quella di chi sta cercando di trovare la soluzione per gestire grid composti da hardware e software misti.


Oracle 10g, poi, dovrebbe presentare un più esteso supporto di Xml, Web service e caratteristiche di clustering, oltre a una scalabilità che dovrebbe servire a supportare le esigenze di grandi data warehouse. La capacità complessiva salirà a livello dei petabyte. Nel database dovrebbe essere inserita anche la tecnologia OmniPortlet, che serve ad aggregare informazioni da differenti fonti, utilizzando la logica del portale. Inoltre, è prevista una maggiore integrazione con la Collaboration Suite, che il costruttore posiziona come concorrente diretto di Microsoft Exchange e Lotus Notes.

Hp fa perno su OpenView


Hp, invece, ha varato una strategia di servizi che dovrà portare tutti i propri prodotti, nel giro di 18-24 mesi a essere conformi a un’architettura di grid computing. Il passo verso il grid è sostenuto dalla convinzione che tale struttura possa aiutare le aziende a risolvere i problemi legati ai picchi di carico nell’elaborazione delle informazioni, capace com’è, il grid, di recuperare, al volo, risorse e potenza elaborativa su una rete.


Nella strategia, un ruolo di prim’ordine nel far "fluire" le risorse sulla rete lo avrà la piattaforma di management OpenView, oltretutto rafforzata recentemente in tal senso dall’acquisizione di Talking Blocks, operata da Hp in settimana.


Il programma di servizi messo a punto dalla società, Hp Enterprise Grid Consulting, che è posto sotto il più ampio ombrello della strategia di computing on demand chiamata Adaptive Enterprise, tenderà a far costruire ai clienti i propri grid, seguendo le proprie esigenze di elaborazione. L’Egc si accoda a tutti i programmi di grid già esistenti e, in rispetto della "lettera costituzionale", li supporterà.


Nell’idea di griglia di computing che si è fatta Hp si inserisce a buon titolo anche il progetto SmartFrog (da Start Framework for Object Groups) che punta a costruire un’interfaccia comune per gli amministratori a caccia di risorse su un grid. E, ovviamente, totalmente in linea con l’aspetto on demand del grid, c’è anche l’Utility Data Center, il sistema che mette su un comune denominatore server e dispositivi di storage, in modo da consentire agli amministratori di costruire un unico centro dati per ottimizzare la distribuzione delle risorse. Con ogni probabilità, a breve, gli standard tecnologici utilizzati per governare l’Udc saranno gli stessi del grid di Hp, e viceversa.

Sas aderisce al Grid Forum


Infine, va segnalato che Sas Institute ha aderito al Global Grid Forum, rivendicando lo status di essere stata la prima azienda operante nel comparto della Business intelligence a farlo. La presa di posizione di Sas avviene sulla scorta delle ottime previsioni di mercato di cui gode il grid computing, confermate dalle previsioni di Insight Research, che ha decretato che la spesa per architetture "di griglia" passerà dai 250 milioni di dollari di quest’anno ai 4,89 miliardi di dollari del 2008.


Evidentemente la società del North Carolina ha intravisto nel grid computing anche un metodo per mettere a profitto tutta la propria tecnologia, da sempre orientata alla gestione ottimale delle informazioni di business, condotta, questa, nel più breve tempo possibile.

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