Il grid computing si emancipa dalla ricerca

Cinque su sei dei più recenti progetti Ibm hanno come scenario aziende produttive. Ma le reali possibilità di penetrazione nelle applicazioni business sono ancora da provare.

20 settembre 2004

Le aziende comerciali stanno cominciando a mostrare interesse per il grid computing, che si emancipa così dal mondo dell’università e della ricerca, al quale è stato finora confinato. Questa considerazione emerge dal fatto che cinque su sei dei nuovi progetti grid di Ibm vedono come scenario aziende di produzione. Sono coinvolte alcune società asiatiche (tra le quali Ns Solutions, una filiale di Nippon Steel che sta “testando” l’ambito della pianificazione della produzione) e Siemens Mobile Group.


Lo ha reso noto la stessa Ibm, con l’intenzione di fare un po’ di marketing a favore dell’iniziativa “on demand” (di cui il grid rappresenta l’ossatura) e trasmettere al mondo aziendale un preciso messaggio: se le tenciche di grid computing sono particolarmente adatte all’ambito scientifico, dove la combinaizone della potenza di di vari processori ben si adatta alle necessità di calcolo, non è detto che non possano essere preziose anche in ambito aziendale, dando maggiore flessibilità e, in ogni caso, ottimizzando l’utilizzo dei sistemi.


Permane tuttavia qualche scetticismo, da parte degli analisti, sulle reali possibilità di penetrazione del grid nelle comuni applicazioni business del mondo produttivo. Sono difficilmente immaginabili, in sostanza, sistemi di supply chain o Erp che sfruttano il grid computing per funzionare. Invece, l’utilizzo di tali tecniche potrebbe rivelarsi particolarmente adatto in applicazioni di tipo analitico e finanziario.


Mentre procedono i lavori, si compone parallelamente la lista dei produttori software che offrono supporto alle tecnologie grid. Ibm ne cita una decina, tra cui Ascential Software, Chordiant e Peregrine Systems.

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