Il glossario del b2b

La scuola di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano pubblica un osservatorio sul b2b

5 marzo 2004 Esourcing, eCatalog, Supply chain. Il vocabolario del
business to business (il commercio tra aziende realizzato via telematica) non è
tra i più semplici. A mettere ordine in questo settore ci ha provato la scuola
di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano che ha pubblicato un corposo
rapporto di 150 pagine sui numeri del commercio business to business per via
telematica tra le aziende. Il rapporto mette in evidenza come il 70%
delle applicazioni in circolazione
sia costituito dalle tecnologie Edi
(Electronic data interchange) tradizionali che supportano in particolare il
ciclo ordine-consegna fatturazione. Il restante 30% è invece diviso tra
applicazioni di eSupply chain supportate dalle tecnologie Internet e
applicazioni basate sul Web di eProcurement intendendo con questo termine sia le
applicazioni di eSourcing a supporto della negoziazione online sia quelle di
eCatalog a supporto dell’acquisto a catalogo di beni e servizi.


Per orientarsi in questa giungla di e… ecco un glossario.
Eprocurement: si divide in eSourcing ed
eCatalog.          
ESourcing: comprende tutte le attività che vanno dalla ricerca
di nuovi fornitori (scouting), alla loro qualificazione e certificazione, alla
fase di negoziazione vera e propria (basata su strumenti come i sistemi di
richiesta di proposta/quotazione e l’asta elettronica).


Ecatalog: è il processo di acquisto ricorsivo basato su
catalogo Web di un prodotto/servizio di cui è già stato definito un contratto o
comunque sono chiare tutte le specifiche della fornitura.


Esupply chain execution: corrisponde a tutte le attività a
supporto della gestione integrata del ciclo ordine-consegna-fatturazione
includendo anche le attività logistiche e amministrativo-contabili.

Esupply chain collaboration: include tutte le attività di
natura collaborativa tra cliente e fornitore a livello di pianificazione della
produzione e dell’approvvigionamento di sviluppo di nuovi prodotti.

Rfx: dall’inglese request for x. Sono le richieste di
offerta, strumenti supporto alla contrattazione e all’interazione tra buyer e
seller.
Esistono tre tipologiedi Rfx a disposizione dei buyer.

Rfi: la richiesta di informazioni. Strumento
utilizzato da un buyer per richiedere informazioni di carattere generale (per
esempio il fatturato, numero dei dipendenti, eventuali certificazioni o la gamma
dei prodotti offerti) a imprese che potenzialmente potrebbero diventare seller.

Rfp: la richiesta di proposta. Strumento
utilizzato nel caso in cui il buyer voglia definire specifiche (tecniche o
economiche) di un prodotto/servizio da acquistare; al seller vengono richieste
possibili proposte che possano soddisfare i fabbisogni specifici del buyer.

Rfq: la richiesta di quotazione. Strumento
utilizzato dal buyer per richiedere ai seller una proposta di prezzo d’acquisto
per un determinato prodotto/servizio le cui specifiche sono note. Un uso
particolare delle richieste di offerta è rappresentato dalle gare elettroniche
online. Le gare sono meccanismi di negoziazione che consentono di organizzare
eventi durante i quali i fornitori competono per l’aggiudicazione delle commessa
presentando un’offerta al buyer.
Aste elettroniche di
acquisto
: si tratta di uno strumento di negoziazione dinamica che
consente al buyer di mettere in competizione un certo numero di fornitori i
quali possono effettuare rilanci al ribasso del prezzo fino all’aggiudicazione
della commessa di fornitura. L’evento negoziale si svolge solitamente su un arco
temporale dell’ordine di qualche ora. Durante questo tempo il buyer vede in
tempo reale il succedersi delle offerte dei diversi fornitori.

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