Il futuro di Sun UltraSparc-IV

Entro l’inizio del 2004 la società conta di poter avviare la produzione del nuovo chip UltraSparc-IV con doppio core.

13 ottobre 2003 In occasione del Microprocessor Forum di autunno, i maggiori costruttori mondiali di architetture si danno appuntamento per spiegare che cosa bolle in pentola nei loro laboratori di ricerca. Sun Microsystems, che entro l’inizio del 2004 conta di poter avviare la produzione del nuovo chip UltraSparc-IV con doppio core, sfrutterà l’evento per rivelare ulteriori dettagli su questo processore e motivare le aziende a investire le somme necessarie per l’aggiornamento dei loro sistemi.
Noto anche con il nome in codice di Jaguar, UltraSparc-IV non è altro che un doppio nucleo UltraSparc-III Cheetah concentrato su una singola fetta di silicio. Prima di addentrarsi in ulteriori dettagli è utile fugare una grossa incomprensione relativa a questo chip. Secondo Harlan McGhan, responsabile del marketing strategico della linea UltraSparc, la generazione IV non è pin-compatibile con gli UltraSparc-III, come era stato erroneamente riferito. Pur utilizzando lo stesso tipo di package esterno e, grazie alla nuova tecnologia in rame a 130 nanometri sviluppata dal partner di Sun, Texas Instruments, le stesse dimensioni, Jaguar monta alcuni pin aggiuntivi che gestiscono i segnali che la scheda madre trasmette per l’instradamento dei dati e delle richieste di elaborazione. In altre parole il chip verrà inserito in una nuova piastra di sistema che potrà a sua volta essere montata a bordo degli attuali sistemi Sun Fire V480, V880, V1280 V-class o nei Sun Fire 3800, 4800, 12000, 15000, che dispongono anche di proprie schede. Non sarà possibile estrarre un chip UltraSparc-III da un server Sun e inserire un Jaguar per ottenere un aumento delle prestazioni generali, come qualcuno era stato portato a credere. L’upgrade richiede il montaggio di una nuova system board.
Al Microprocessor Forum Sun riferirà che la prima generazione degli UltraSparc-IV si basa sullo stesso processo a 130 nanometri Texas Instruments che Sun utilizzerà anche nel processore a doppio core Gemini. Gemini si basa sugli stessi nuclei UltraSparc-II Blackbird, non sui successivi UltraSparc III Jalapeno o IIIi. Al momento Gemini è in fase di preproduzione e lavora a 1 e 1,2 GHz, dissipando appena 32 watt di potenza alla velocità massima. Il chip supporta una trama per nucleo e quattro istruzioni per trama, per un totale di otto istruzioni simultanee. Ovviamente il processore sarà compatibile a livello di codice con gli altri processori Sparc e includerà nuove funzionalità Ras e nuovi circuiti di correzione degli errori. Il Gemini integra il controller di memoria principlae Ddr1 e l’interfaccia al bus di sistema Jbus, come il predecessore Jalapeno, con il quale mantiene la pin compatibility.
Tornando a UltraSparc IV, la versione iniziale funzionerà a 1,2 GHz, anche se McGhan non precisa quali velocità saranno raggiungibili con la successiva generazione del chip, attesa nella prima metà del 2005 e basata su una architettura a 90 nanometri in rame. Non si esclude la possibilità di raggiungere i 2 e forse i 3 GHz a regime. Nel frattempo, proseguono anche i piani di lancio del processore Niagara con otto nuclei su singolo chip, previsto anch’esso per il 2005 per i server entry level e midrange e basato sugli stessi processi a 90 nanometri, Come gli UltraSparc-III, la generazione IV avrà il controllo di memoria on-chip, oltre a 16 MB di cache di secondo livello statisticamente ripartita tra i due nuclei. Sun ha annunciato ai suoi clienti che un sistema equipaggiato con chip Jaguar offrirà il doppio della performance per trama rispetto ai Cheetah. Partendo dai livelli raggiungibili oggi, l’incremento previsto collocherebbe un server Sun Fire 15000 nella stessa classe degli Ibm Regatta o degli Hp Superdome, mettendo a dura prova anche fornitori come Fujitsu-Siemens. Bisogna però ricordare che dopo l’annuncio di Jaguar da parte di Sun, Ibm si presenterà con i suoi chip Power5 e Squadron, mentre Hp disporrà dei suoi Pa-Risc a doppio nucleo e Superdome basati su Itanium edizione Madison. Per Sun è vitale mantenere gli stessi livelli di competitività tra i chip dei concorrenti, perchè i prezzi sul mercato delle applicazioni enterprise si calcola sulla base del numero di Cpu montate sui server.
La seconda generazione dei processori Jaguar a 90 nanometri presenta una serie di varianti rispetto alla prima. La cache di secondo livello verrà integrata nel chip e una cache di terzo aggiunta esternamente per un ulteriore incremento delle prestazioni. Con questa generazione sono previsti aumenti performance pari a tre o quattro volte quelli degli attuali Sun Fire con UltraSparc-III: un sistema a 72 vie risulterebbe così inserito in una fascia compresa tra gli 1,4 e gli 1,9 milioni di Tpm. Nel successivo arco di tempo, quello che va dal 2005 al 2006, Ti renderà disponibile una tecnologia a 65 nanometri che permetterà agli UltraSparc-IV di ridurre ancora le dimensioni dei chip e spingere sull’acceleratore della frequenza di clock, beneficiando anche il futuro sviluppo della famiglia a basso consumo UltraSparc iSeries.

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