Il futuro di Microsoft si chiama .Net

In un’era post-pc centrica, anche la regina dei sistemi operativi pc-based si reinventa, trasformandosi all’ombra del Www. A darne prova sono le recenti anticipazioni fatte da Microsoft in merito a .Net, un cappello sotto cui il colosso di Redmond vare …

In un’era post-pc centrica, anche la regina dei sistemi operativi
pc-based si reinventa, trasformandosi all’ombra del Www. A darne
prova sono le recenti anticipazioni fatte da Microsoft in merito a
.Net, un cappello sotto cui il colosso di Redmond varerà nuovi tool
di programmazione, software middleware e Internet services e che
porterà la società nel mercato del software in affitto e degli on
line services.
Precedentemente nota come Ngws (Next generation Windows services), la
piattaforma consiste di una infrastruttura di programmazione
Internet-based e su alcuni servizi accessibili attraverso una vasta
tipologia di client, dispositivi handheld compresi. Elemento
costituivo di .Net sarà soprattutto il linguaggio Xml, presto
integrato in Visual Studio, oltre a una serie di tool che,
sostituendo le Api, saranno capaci di velocizzare lo sviluppo delle
applicazioni.
Ma la vera novità di .Net sarà costituita soprattutto dalla filosofia
ideativa che sta alla sua base. Il software verrà concepito, infatti,
come servizio e le informazioni degli utenti, conservate
centralmente, potranno essere consultate ovunque e in qualunque
momento attraverso la Rete. E’ chiaro che in questo contesto il tema
sicurezza diventa prioritario, un problema che Microsoft ritiene di
poter risolvere efficamente attraverso tool di autenticazione e nuove
tecnologie di privacy, P3P compresa.
Piattaforma reinterpretativa dell’offerta, .Net farà evolvere tutti i
prodotti del colosso di Redmond, dai sistemi operativi, a Windows Dna
Server, da Office fino ai servizi Msn. Whisteler e Backcombe,
rispettivamente previsti per il 2001 e il 2002, conterranno le
estensioni software e tutti i servizi, capaci di trasformare la nuova
piattaforma Microsoft in realtà. Con il supporto di Visual
Studio.Net, entrambi i sistemi operativi semplificheranno, infatti,
la distribuzione dei servizi residenti su data center e Internet.
Per la piccola e media impresa, Microsoft espanderà anche il portale
bCentral, includendo servizi Web di Outlook in modo da offrire
calendaring, accesso remoto, un servizio di crm, l’archiviazione di
file e informazioni personali. Sempre secondo lo stesso principio,
Office sarà scaricabile on line, mettendosi in diretta competizione
con l’imminente StarPortal di Sun Microsystems, in cui la società
offrirà la suite StarOffice.
Basata su protocollo Soap (Simple object access protocol) capace di
garantire il dialogo tra applicazioni e siti Web, la piattaforma .Net
si baserà su quattro raggruppamenti tecnologici principali: .Net User
Experience, .Net Infrastructure and Tool, .Net Building Block
Services e .Net Device Software. Il primo permette di offrire un
ambiente di lavoro "naturale" e un sistema di delivery capace di
garantire un’intallazione sicura e trasparente degli update
applicativi.
Il secondo, .Net Infrastructure Tool, comprende, invece, la versione
Xml di Visual Studio oltre a BizTalk Orchestration, strumento in
grado di semplificare i processi di business integration su Internet.
Il terzo, .Net Building Block Services, offre una gamma di servizi a
disposizione degli sviluppatori per la distribuzione del software.
Infine, .Net Device Software fornisce software Xml per l’interazione
con la rete e i servizi .Net, permettendo il dialogo con Pocket Pc,
set-top box, cellulari e console.
Visioni futuristiche a parte, il vero limite di .Net sembra però
essere rappresentato dai dispositivi mobile, un settore in cui
Microsoft sta combattendo contro Psion e Java. In suo soccorso sarà
rilasciato, la prossima settimana, C#, evoluzione di C++. Il
linguaggio si posizionerà in competizione con Java e includerà
caratteristiche in grado di facilitare sviluppi applicativi,
includendo strumenti di sicurezza. C# disporrà di un Common Language
Runtime, un motore universale che permette agli sviluppatori di usare
differenti linguaggi di programmazione per scrivere software Windows.

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