Il futuro dello storage sotto la lente di Gartner

Internet sembra destinata a fungere da infrastruttura per l’interconnessione di un enorme giacimento di spazio su disco condiviso tra le aziende collegate in rete.

Pur trattandosi di un’evoluzione attesa non prima dei prossimi cinque anni, Internet sembra destinata a fungere da infrastruttura per l’interconnessione di un enorme giacimento di spazio su disco condiviso tra le aziende collegate in rete. La previsione è stata formulata nel corso di una conferenza organizzata da Gartner sul futuro dello storage a Stamford, nel Connecticut. Lo specialista di ricerche e consulting prevede inoltre che il mercato dello storage in rete oltrepasserà il valore di 10 miliardi di dollari di fatturato nel 2004, assorbendo i due terzi dell’investimento medio di ogni azienda in tecnologie informatiche. Fino ad allora, Gartner ritiene che le tecnologie oggi emergenti, come la proposta di standard iScsi, che utilizza il protocollo Tcp/Ip, giocheranno un ruolo sempre più importante nel collegamento tra sedi distaccate e database centralizzati e nell’interconnessione tra le diverse storage area network (San) che utilizzano il corrente Fiber Channel. Anche i dispositivi a nastro, il mezzo più utilizzato nelle applicazioni di backup, potrebbero diventare solo un prodotto di nicchia, lasciando posto a normali unità disco a basso prezzo e con capacità superiori ai 40 Gb. Per il momento è certo che la produzione di dispositivi di memoria di massa eccede i livelli di domanda e che questo continua a spingere verso il basso i prezzi, rendendo incandescente la concorrenza tra i costruttori. Tra i partecipanti alla conferenza c’è chi parla già di ulteriori necessità di banda di rete, ma non mancano i più cauti, che ammettono tranquillamente di aver appena cominciato ad affrontare il problema delle San. Secondo Gartner il nascente mercato iScsi vedrebbe già un buon numero di fornitori, circa 200.

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