Il futuro dell’e-learning secondo l’Osservatorio Anee

L’Associazione dei Servizi e dei Contenuti Multimediali ha analizzato il settore, visto sia da parte degli utenti che dei fornitori. Attesi notevoli sviluppi nei contenuti

Stiamo entrando nella società della conoscenza.
«Il sapere diventa il fattore fondamentale della crescita competitiva di
un’azienda, di una regione e di un Sistema Paese. Oggi il processo di
creazione della conoscenza assume un’importanza fondamentale
». Con
queste affermazioni ancora una volta Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, al recente convegno dell’Anee di
presentazione dell’Osservatorio e-learning 2002, ha ribadito che le basi
da cui deve partire il rilancio del Paese devono poggiare su una formazione
più diffusa in ambito tecnologico che deve investire tutti i livelli
produttivi e i singoli cittadini.
E questo è possibile coinvolgendo sia il
mondo della scuola, per gettare le prime basi, che quello dell’economia e
del lavoro, in quanto è noto a tutti il permanente gap che esiste in ambito
aziendale tra domanda e offerta di professioni
specializzate.
«Accrescere le competenze è un problema che il Governo e
il Paese sentono
– ha sottolineato Stanca – per cui dobbiamo
incentivare le imprese a investire non solo in macchinari ma anche in
formazione, in modo da aumentare la qualità delle persone
».
E tra i
vari fronti su cui il ministro è impegnato c’è appunto la formazione dei
dipedenti della Pubblica amministrazione.
«Entro i prossimi tre anni ho
posto come obiettivo la conclusione del processo di addestramento dei
dipendenti della Pa e più di un terzo della formazione verrà fatta tramite
l’e-learning
» ha ribadito Stanca.
Visto, quindi, questo committment da
parte del governo, non stupiscono i trend di crescita previsti dagli
analisti per il training e in particolare per l’e-learning e l’interesse di
realtà come Anee (Associazione dei Servizi e dei Contenuti Multimediali) che
sul tema ha presentato il primo osservatorio.
L’approccio di Anee, come
ha spigato Roberto Liscia, consigliere delegato dell’associazione, è stato
quello di definire il mercato relativo al Tbt (Technology based training) al
cui interno troviamo l’e-learning.

Un mercato in forte
crescita
Per quanto riguarda il Tbt il valore stimato in Italia nel
2001 è stato di 53,6 milioni di euro costituiti dalle voci contenuti, che
hanno contribuito per 22,4 milioni, servizi (per 18,8 milioni) e
tecnologia (12,4 milioni). L’e-learning rappresenta solo due di queste
voci, contenuti e servizi che hanno contribuito a un totale di 41,3 milioni.
Ma entro il 2004 è previsto che le tre componenti del mercato Tbt crescano
in modo esponenziale, tanto da arrivare a 715,2 milioni di euro, al cui
interno prenderà decisamente il sopravvento la voce contenuti, pari al 57,1%
dell’intero valore (era del 41,8% nel 2001) a discapito di servizi (22,8%
del totale) e tecnologia (20,1%), le cui spese, infatti, dopo il picco
previsto nel 2002 dovrebbero progressivamente ridursi.
Analizzando,
quindi, le due compenenti, contenuti e servizi, che costituiscono il mercato
dell’e-learning, nel 2004 il valore complessivo dovrebbe arrivare a 564,7
milioni di euro.
Liscia ha osservato che in base a un’analisi condotta presso
i grandi gruppi industriali italiani la domanda di e-learning è piuttosto
sentita: infatti il 77% degli intervistati ha manifestato l’intenzione
in un prossimo futuro di adottare soluzioni di e-learning; il 51% ha
affermato di volersi affidare a una consulenza esterna ma anche un 65% ha
dichiarato la necessità di creare un rappresentante interno per
l’e-learning. Sul versante dell’offerta, l’Osservatorio ha individuato
quattro tipologie di player: gli sviluppatori di piattaforme e strumenti
software, gli sviluppatori di contenuti su misura e di consulenza, i centri
di formazione virtuali e i global e-learning services provider. L’offerta
più completa arriva da queste due ultime tipologie in quanto hanno scelto di
proporre l’offerta più completa (contenuti, servizi e tecnologia),
coprendo tutte le fasi di produzione di un prodotto di e-learning.

Volendo, in sintesi, mettere a confronto domanda e offerta, Anee ha
evidenziato una serie di tendenze. Da parte della domanda le esigenze di
formazione nascono dalla constatazione di una rapida obsolescenza di conoscenze
e di training, dal bisogno di formazione just-in-time, dalla riduzione dei costi
e dall’accesso flessibile a una formazione permanente. Da parte dell’offerta la
tendenza è quella di offrire un accesso standard a Internet dal lavoro e da
casa, media più interattivi e ricchi di informazioni, maggiore disponibiltà
di prodotti e servizi di qualità per l’e-learning, un incremento della
compatibilità e dell’usabilità dei prodotti per la formazione a
distanza. 

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