
A Ibts è stato presentato “mediasenzamediatori.org” il libro di michele Mezza, vicedirettore strategie tecnlogiche Rai
Per Lucia Annunziata, giornalista ed ex presidente Rai, l’elefante è l’apparato legislativo. Per Michele Mezza è il Web che avvolge la tv generalista. Interpretazioni differenti di una metafora che caratterizza la copertina di “Mediasenzamediatori.org”, il libro presentato a Ibts realizzato da Michele Mezza, vicedirettore strategie tecnologiche Rai e autore del progetto Rainews 24 il canale all news del servizio pubblico.
Frutto anche dei contributi arrivati sul blog omonimo realizzato in collaborazione con gli studenti di Scienza della comunicazione dell’Università di Perugia dove Mezza insegna, il libro ripercorre la tesi di Lucia Annunziata quando parla del disorientamento del ceto politico contemporaneo che “non metabolizza gli squarci che le nuove filiere dell’informazionalismo introducono nei tessuti economici e sociali” e in particolare della sinistra italiana che Carlo Freccero accusa di inadeguatezza nel saggio di apertura del libro.
L’analisi di Mezza spazia dalla televisione fino ai blog descrivendo un processo di “decentramento della potenza di calcolo al singolo” che è il vero cuore della rivoluzione tecnologica di questi anni. La potenza dell’hardware, l’arrivo di Internet e soprattutto la crescita della banda a disposizione degli utenti hanno reso disponibili strumenti straordinari che rendono molto attuale la frase di Howard Rheingold che in Smart Mobs afferma: “ogni volta che un mezzo di comunicazione abbassa il costo della soluzione dei dilemmi dell’agire collettivo, allora diventa possibile che più persone mettano in comune le loro risorse. E quando lo fanno con modalità nuove allora diventa storia della civiltà”.
Più o meno ciò che sta succedendo in questi anni con un evoluzione che non riguarda solo il Web ma passa anche per la televisione che Mezza distingue in Rich e Light con la prima che è quella delle corporation, la tv generalista dei couch potatoes e la seconda che passa per la Iptv con tutti i suoi futuri sviluppi.
Descritto anche come un visionario Mezza non rinuncia ai toni molto decisi come quando in sede di presentazione afferma che si “vergogna di vivere in un paese che non ha realizzato un suo Google”. Opinioni forti che ribaltano in positivo il ruolo del file sharing, demonizzato dalle major della musica e del cinema, e che arrivano a ridiscutere il ruolo del giornalista. Un libro da leggere che probabilmente sarà discusso anche in rete nei mille blog che ogni giorno si interrogano su dove stiamo andando.