Il Direttore risorse umane / La Scheda

Caratteristiche, mansioni e competenze del manager da cui dipende la gestione del personale

È un businessman
Il suo obiettivo fondamentale è di integrare la gestione degli individui e i sistemi organizzativi con i fini aziendali, creando un costante vantaggio competitivo per l’azienda e valore aggiunto per i clienti, il personale e gli azionisti. Deve garantire la stabilità del sistema ma anche promuovere politiche di gestione idonee a stimolare l’innovazione.

È un decision maker strategico
Gli è richiesta una partecipazione diretta ai processi di pianificazione mediante l’attuazione di piani di sviluppo sia organizzativi che delle risorse umane orientati a supportare la realizzazione delle scelte strategiche aziendali.

Deve operare su fronti opposti
Da un lato deve accompagnare la crescita dell’azienda e il suo rinnovamento attraverso lo sviluppo di nuove risorse e organizzazioni, dall’altro deve ristrutturare realtà organizzative obsolete e non in grado di rinnovarsi. Il tutto contemporaneamente e con l’utilizzo di nuovi processi di lavoro basati  sull’indirizzo dato dalle moderne tecnologie informatiche e dalle nuove competenze professionali.

È equilibrato
Il Direttore delle risorse umane opera sotto la spinta di numerose pressioni: da un lato quella del  vertice che “non vuole problemi” e dei i sindacati che vogliono tutelare il terreno conquistato; dall’altro quella dei dipendenti che chiedono motivazioni e  degli azionisti che vogliono ridurre i costi. E’ perciò, contemporaneamente, parte e controparte.

Gestisce i cambiamenti
Ha il compito istituzionale di garantire che sia le risorse umane che l’organizzazione aziendale siano adeguate alle strategie di business, che mutano in funzione dello scenario esterno. Gestisce vari livelli di coerenza: strategia, strutture, sistemi gestionali e sistemi valoriali.

È dotato di “visione sociale”
Tale visione deriva dalla capacità di interpretare l’evoluzione del contesto socio-politico-culturale esterno identificando le implicazioni di aggiornamento per le politiche aziendali: per esempio, individuando specifici progetti di reimpiego di risorse (telelavoro, lavoro interinale etc.) al posto dei tradizionali ammortizzatori sociali.

Ha una visione europea e globale
Sta passando dalla gestione di un sistema chiuso, prevalentemente centrato sulla realtà italiana, alla gestione ed al coordinamento di sistemi aperti centrati sulla pluralità di realtà nazionali o su sistemi aziendali globali.

È promotore di valori e norme comportamentali
Tali valori e norme costituiscono il codice etico dell’azienda nei rapporti interni e con i terzi (clienti, fornitori, concorrenti …). E’ uno dei “media” principali per la diffusione della cultura aziendale e snodo imprescindibile per tradurre in realtà concreta, ed in comportamenti quotidiani, gli assunti organizzativi.

Valorizza la competitività
Interpreta in maniera positiva la competitività e valorizza le competenze dell’individuo. Crede nel fondamentale desiderio degli individui di progredire e di contribuire in maniera positiva al successo dell’azienda e dedica le proprie energie allo sviluppo dei sistemi che valorizzano l’individuo all’interno di sistemi di equità.

È integratore attivo
L’organizzazione per processi richiede nuovi modi di lavorare, nuovi comportamenti, nuovi modi di pensare. Il Direttore delle risorse umane integra la nuova cultura con quella precedente, assumendo il ruolo di integratore attivo nei processi aziendali.

Esalta il concetto di marketing interno
Considera l’intera organizzazione aziendale come “suo cliente”. Applica i principi di marketing mettendo in atto molteplici azioni tese a facilitare il rapporto “cliente-fornitore” all’interno dell’organizzazione in una logica di scambio.

Ha un ruolo consulenziale
Il Direttore delle risorse umane identifica, insieme ai suoi clienti interni, le aree problematiche ed i miglioramenti necessari. Aiuta il “cliente” a trovare soluzioni ed a mettere in atto sistemi autogestiti per il miglioramento continuo.

Da chi dipende
Sempre più dal Capo azienda. La sua carriera tende verso ruoli di alto vertice facendo parte del Comitato Esecutivo.

Conoscenze
Diritto del lavoro; strategie e tattiche di relazioni sindacali; strategie e tattiche negoziali; sistemi di reclutamento e selezione; sistemi di rewarding e pay for performance; gestione della motivazione e del clima aziendale; tecniche di change management; strumenti e processi di formazione e sviluppo del personale; sistemi di valutazione delle prestazioni e del potenziale; gestione ed amministrazione del personale; organizzazione del lavoro; comunicazione aziendale; creazione delle strategie di business aziendale; cambiamenti dei processi lavorativi; transizione delle organizzazioni; sicurezza sul lavoro; analisi della “salute” dell’organizzazione.



A cura di Giuseppe Campellone e Giovanni Perri, Managing Partners Cornerstone International Group

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