Il difficile cammino di Olidata

Migliorano i conti, ma il fatturato continua a calare. E la congiuntura non incoraggia prospettive migliori.

16 settembre 2004 Per quanto rozzo il
fatturato rimane un indicatore importante nella valutazione della situazione di
un’azienda.
Una società che colleziona otto trimestri consecutivi in calo fa
venire qualche dubbio sul futuro della sua attività anche se, occorre
sottolinearlo, l’indebitamento è diminuito parecchio e altri importanti
parametri come Ebitda ed Ebit sono, anche se in calo, positivi.
Questa è la
situazione di Olidata , storico produttore di pc, che nel 2001 ha registrato un fatturato di 269,5 milioni di euro contro i 161,9 del 2003.
In questo periodo ha perso per strada le vendite dirette
(nefasto l’avvento di Consip per i suoi conti e molto sofferta è stata anche la
concorrenza di Cdc che con le vendite dirette ha ottenuto eccellenti risultati)
e ha fortemente risentito delle difficoltà del mercato dei pc nonostante
l’uscita dal mercato di una società come Tecnodiffusione.

Per reagire ha tentato di allargarsi all’estero e ha lanciato gli Lcd tv. Tutto questo però stenta a dare risultati, nel primo semestre dell’anno ha perso ancora il 3,3% rispetto all’anno precedente e per il prossimo quarter ha annunciato il ridimensionamento dei costi relativi al personale già limati nei precedenti trimestri.

La riduzione della redditività, precisa la società, è dovuta non tanto a un calo delle vendite (anzi aumentate) ma a un calo dei prezzi dei prodotti It con i pc scesi del 25%, i monitor Crt del 30% e i Tft del 15%. Il calo dei prezzi dei prodotti tecnologici è però una costante del mondo It (basta guardare cosa è successo con le macchine fotografiche digitali) ed è difficile che nei prossimi mesi la situazione possa cambiare. Intanto il titolo è passato da 1,4 euro della seconda parte del 2003 agli attuali 0,87 euro.
Lecito chiedersi: ma dove sta andando
Olidata?

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