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La valenza dell’impostazione olistica data allo storage da Ibm è confermata da testimonianze come quella di Giuseppe Di Corato, responsabile del data center di Seat Pagine Gialle, per il quale non è tanto di backup che bisogna parlare, ma di restore, o …

La valenza dell’impostazione olistica data allo storage da Ibm è confermata da testimonianze come quella di Giuseppe Di Corato, responsabile del data center di Seat Pagine Gialle, per il quale non è tanto di backup che bisogna parlare, ma di restore, ossia della capacità di ripristinare i dati e le funzioni di business. Seat ha avviato un’attività di consolidamento basata su un sistema Ds 8300 come piattaforma principale e su Ds 4800 come sistema di test, il tutto per servire quasi 200 Tb di informazioni. Il che significa assicurare il ripristino, ma anche ridurre lo spazio per il contenimento dei dati e il consumo energetico. Insieme Seat ha attuato un progetto di disaster recovery basato su tecnologia Diligent, con replica dei dati deduplicati, ossia solo dei differenziali, conseguendo i vantaggi di un impiego minimo di banda su distanze notevoli, costi ridotti e integrità del dato.

Anche per un outsourcer del mondo del credito cooperativo come Iside, lo storage è un punto fermo. Il system manager dell’area sistemi dipartimentali, Damiano Guerrini, ha implementato sistemi Xiv e Diligent (Ts7650g con 64 drive virtuali) per ottimizzare il disaster recovery. La soluzione semplifica le attività di dump logico delle informazioni. I risultati ottenuti vanno da un accresciuto throughput aggregato (con picchi di quasi 700 Mb/sec) a un fattore di deduplica misurato in 13 a 1 (190 Tb di dati ora occupano 14 Tb di spazio repository), a tempi di backup ridotti.

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